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Ridere

Invito a gustare il video di una trasmissione satirica tedesca – Die Anstalt  dedicata ai neoliberali della Mont Pelerin Society. Quest’ultima è una organizzazione internazionale nata nel 1947 per difendere, promuovere e diffondere i principi del liberismo e della ‘Società Aperta’. Otto dei suoi membri sono stati insigniti del premio Nobel per l’economia, che si conferma in questo modo un premio frutto di ben precise opzioni ideologiche. Tra questi economisti, Friedrich von Hayek (qui sopra a sinistra) e Milton Friedman (a destra), che sono i più significativi ispiratori dell’attuale politica economica mondiale, messa in atto dai presidenti USA, dal Cile di Pinochet, dall’Unione Europea e dalla più parte dei suoi Stati membri.
Il video, che mi è stato segnalato da Pasquale D’Ascola, dura 13 minuti. Non è una lezione universitaria o una conferenza ma un programma satirico che ha il merito di spiegare con grande chiarezza e in modo divertente alcune tendenze fondamentali della politica e del potere contemporanei. E tutto questo è andato in onda il 7 novembre 2017 sulla ZDF (Zweites Deutsches Fernsehen), televisione pubblica tedesca. In Germania i comici fanno anche questo. In Italia si concentrano sulle battute di un politico, sull’abbigliamento di un altro, sui congiuntivi di un altro ancora. Satira da miserabili, insomma, che non sfiora neppure lontanamente chi e che cosa comanda veramente. Spesso si tratta di superficialità, altre volte è una scelta ben precisa, compiuta allo scopo di distrarre i cittadini e lasciarli nella loro ignoranza di sudditi che ridono di questioni apparentemente politiche ma politicamente insignificanti. 

Immondi

Le Reti televisive pubbliche tedesche ARD e ZDF invitano a pagare il canone utilizzando l’immagine di Berlusconi come esempio negativo del pericolo che si corre e delle gravi conseguenze che si subiscono quando un monopolista privato sovverte ogni norma liberale e distrugge il pluralismo dell’informazione. Lo slogan afferma che «una democrazia è forte quanto lo sono i suoi Media. La Germania ha uno dei panorami televisivi più pluralisti e  di migliore qualità del mondo. Questo rende possibili le nostre scelte, grazie al vostro contributo (canone)». «Non finire come l’Italia di Berlusconi» è un altro slogan della campagna.

Le conferme del livello davvero inaccettabile al quale è arrivato l’utilizzo delle televisioni da parte del Padrone non riguardano soltanto i cosiddetti programmi di informazione -come i telegiornali- ma anche i format di “intrattenimento” che dominano la Rai e Mediaset. Recente e clamoroso il caso di Forum (Canale 5) con una finta terremotata aquilana che magnificava la “ricostruzione” realizzata dal governo e che invece è stata disvelata come una figurante pagata per recitare un copione scritto dagli autori del programma andato in onda sulla Rete ammiraglia di Berlusconi.
Qui è accaduto qualcosa di radicale: non soltanto la finzione ha sostituito la realtà e la propaganda è stata spacciata per testimonianza ma delle persone che hanno perso tutto, che hanno subìto dei lutti, che hanno visto le proprie abitazioni distrutte, senza presente e senza futuro, nel programma di Mediaset sono state insultate come “pigre, vittimiste, approfittatrici”. La natura immonda della televisione italiana e del suo padrone ha bisogno di altre prove?

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