Mente & cervello 68 – Agosto 2010
Femmine e maschi costituiscono la medesima natura umana, ci sono «pochissime differenze rilevanti nella struttura o nelle funzioni cerebrali di maschi e femmine» (L.Eliot, pag. 29). Questo non implica, è chiaro, che non si diano differenze di altro tipo. Diversità anche profonde che danno ricchezza alla specie, ai generi femminili e maschili, ai singoli: dal modo in cui donne e uomini affrontano la depressione -«il disturbo psichiatrico più comune al mondo» (E.Westly, 38)- alle forme della comunicazione linguistica e comportamentale; dall’umorismo, con i suoi importanti significati relazionali e sessuali -«una donna ride molto quando è attratta da un uomo o quando percepisce il suo interesse, e quella risata, a sua volta, potrebbe renderla più attraente ai suoi occhi» (C.Nicholson, 60)- alla interpretazione delle gerarchie sociali.