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Ursprung / Zukunft

Fisica eleatica e metafisica del tempo
in «Vita pensata» n. 16/2017, pagine 11-23

In questo saggio sintetizzo e riprendo le tematiche di Aión. Teoria generale del tempo, accennando a un loro dialogo con Bergson e con alcuni dei testi più importanti nei quali Husserl ha colto gli enigmi del tempo: Zur Phänomenologie des Inneren Zeitbewusstseins 1893-1917, Die Bernauer Manuskripte über das Zeitbewusstsein (1917/1918) e Die C-Manuskripte.
Sono alcune delle questioni sulle quali sto lavorando.

Sommario
Fisica eleatica e spazializzazione del tempo
Entropia e temporalità
Tempo fisico e coscienza temporale
Tempo e filosofia

Pdf del saggio

Platone

Platone, la filosofia
in Vita pensata n. 16/2017
pagine 7-10  (pdf)

«Platone è la tenacia della mente che mai si ferma nel domandare fino a che non pervenga alla chiarezza del concetto, all’apprensione più completa possibile degli enti, degli eventi e dei processi. Anche per questo Emerson riteneva che Platone fosse la filosofia e Whitehead aggiungeva che la storia del pensiero può essere considerata un lungo commento al filosofo greco.
Qual è il senso di queste iperboli? Platone è un dispositivo di conoscenza, un’autentica macchina concettuale che a ogni parola genera visioni, domande, prospettive. Platone è l’indagine che racchiude il gaudio e l’inquietudine, la vita stessa nelle sue potenzialità liete e mortali. La sobrietà e l’ebbrezza con cui questo filosofo costruisce i suoi dialoghi in un costante contrappunto teoretico sono l’espressione di una profonda unità fra vita e sapere. Anche Platone, come ogni pensatore greco, ha dominato l’impulso conoscitivo a favore della vita. Le sue opere coniugano ricerca razionale e indagine misterica: “Chi non sente il continuo tripudio che pervade ogni battuta e ogni replica in un dialogo platonico, il tripudio sulla nuova invenzione del pensiero razionale, che cosa comprende di Platone, che cosa dell’antica filosofia?”».

Realtà

Reality
di Matteo Garrone
Con: Aniello Arena (Luciano), Loredana Simioli (Maria), Nando Paone (Michele), Raffaele Ferrante (Enzo), Nello Iorio (Massimone), Ciro Petrone (barista)
Italia, 2012
Trailer del film

«Osservate la locandina del film (magari cliccando sopra per ingrandirla). Un ambiente visto dall’alto. Con alcune poltrone intensamente illuminate. Su quella in alto a sinistra sta sdraiato un uomo con le braccia incrociate dietro la testa. Tutti possono guardarlo. Il luogo è insieme chiuso e aperto. Quel soggetto ha raggiunto la pace. È diventato una sola cosa con lo splendore dell’immagine, con l’iridescenza della “Casa”. La vita di quest’uomo è cambiata da quando, quasi per caso, ha partecipato a una delle tante selezioni per il Grande Fratello. Lavoro, affetti, amici, famiglia, si sono a poco a poco dissolti nell’ossessione di un futuro di notorietà, di soldi, di luci. L’ambiente di lavoro ha cominciato ai suoi occhi a pullulare di persone inviate dal Grande Fratello a controllare se abbia detto o no la verità. Per mostrare a queste presenze la propria forza e originalità Luciano dà inizio a un vero e proprio potlatch, a uno spreco di beni, di risorse, di tempo, di senso».

Così comincia la recensione pubblicata sul numero 15 – ottobre 2012 di Vita pensata (pp. 65-67). Qui aggiungo quanto scrive Franco Berardi Bifo in un suo articolo dal titolo Incubi e schermi. La cornice perfetta, pubblicato a pagina 28 del numero 25 – dicembre 2012/gennaio 2013 di Alfabeta2:
«La fascinazione dello schermo e la cattura della mente sono irreversibili, e Reality di Matteo Garrone è il film definitivo sul potere biopolitico contemporaneo. Proprio oggi che in Italia credono che Berlusconi abbia perduto il potere, Garrone dice la verità: è vero il contrario. Berlusconi può essere sconfitto sul terreno fittizio della politica, un consulente della Goldmann Sachs può andare al suo posto per realizzare lo stesso programma, magari una coalizione di centro-sinistra può vincere le prossime elezioni. Ma l’Italia non esce dallo schermo.
Neo-realismo e barocco si incontrano perché il barocco è la realtà della storia italiana moderna. Quelli che credono che la corruzione e la demenza italiana siano il lato malato della sana austerità liberista, come al solito, non capiscono niente. Non capiscono cos’è la realtà del Semiocapitale, che si fonda sull’illusione ottica, l’ipertrofia dell’immagine, l’inflazione proliferante di flussi linguistici e la manipolazione predatoria dello scambio (semiotico ed economico tra loro confusi, interdipendenti). […] L’Italia è il laboratorio barocco della dittatura mondiale dell’ignoranza».
Reality è uno dei film più belli e più importanti di questi anni.

Dante, la musica

Auditorium San Fedele – Milano – 15 ottobre 2012
Progetto Dante

Compositori vari
Esecuzioni del Quartetto Prometeo

 

Un classico non è soltanto -come sosteneva Italo Calvino- un libro che ha sempre qualcosa di nuovo da dire. Un classico è anche un libro che rende sempre possibile qualcosa di nuovo da fare. La Commedia di Dante è un dispositivo poetico che produce di continuo idee, costruzioni, sperimentazioni. Al viaggio di Dante dentro se stesso, dentro il male degli eventi, dentro la luce, è stato dedicato il lavoro di undici giovani compositori che hanno cercato di restituire la tenebra, la beatitudine e la gloria dei tre diversi luoghi che la mente amorosa del poeta medioevale ha attraversato. Ne sono scaturiti suoni striduli e statici, accordi circolari ed essenziali, musiche che hanno trasmesso il vibrato della voce umana mentre piange, prega, esulta.

[La versione integrale del testo si può leggere sul numero 15 (Ottobre 2012) di Vita pensata, pp. 70-71 ]

Vita pensata 15 – Ottobre 2012

È uscito il numero 15 di Vita pensata, Rivista di filosofia

[Miei contributi]

Editoriale: Identità e differenza (con Giusy Randazzo), p. 4

Perdita e linguaggio. Su Heidegger e Rilke, pp. 11-13

Plotino. La mente nichilistica, pp. 54-59 (Se dovessi consigliare la lettura di uno soltanto dei miei articoli, indicherei questo tentativo di presentare criticamente il pensiero dell’ultimo filosofo pagano)

Reality, pp. 65-67

Dante, la musica pp. 70-71

 

Indice (in formato pdf)

 

Natura/Artificio

Loris Cecchini
Genova – Palazzo Ducale
Sino al 17 luglio 2011

Su questa mostra io e Giusy Randazzo abbiamo scritto un articolo uscito sul numero di luglio 2011 di Vita pensata, al quale dunque rimando.
Qui ribadisco tutto il valore e il significato dell’arte concettuale, che è capace di contaminare tra di loro scultura, design, pittura, fotografia, architettura, trasformando la materia in pensiero e il pensare in forma visibile. L’immagine che vedete a sinistra è una parete che vibra, sono sinapsi in azione, è l’antichissima perfezione del cerchio che si apre alla dissoluzione nel tutto.
Artisti come Cecchini mostrano -con l’evidenza che gli oggetti sanno dare- che la nostra specie non si muove e vive solo in un mondo pre-dato al quale cerca di adattare al meglio se stessa in vista della sopravvivenza ma produce in gran parte tale mondo che risulta un inseparabile intreccio di natura e di artificio.

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