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Uomini senza legge

di Rachid Bouchareb
(Hors-la-loi)
Con: Jamel Debouzze (Saïd), Sami Bouajila (Abdelkader), Roschdy Zem (Messaoud)
Francia-Algeria-Belgio, 2010
Trailer del film

 

Algeria, 1925. Una famiglia di contadini è costretta a lasciare la terra dei padri, che viene data in proprietà a dei coloni francesi. Anni dopo, i tre figli assistono a un massacro di civili da parte dell’esercito colonizzatore  durante una manifestazione pacifica. Le loro strade si dividono: Abdelkader viene imprigionato a Parigi a causa della sua militanza nel Fronte di Liberazione Nazionale algerino; Messaoud partecipa alla guerra in Indocina; Saïd porta la madre in Francia, entra nel giro della prostituzione, sogna di diventare un grande impresario della boxe. Quando si ritrovano vengono tutti coinvolti, anche se in modo diverso, nelle azioni di resistenza e di guerra contro la Francia, sino all’ottenimento dell’indipendenza.

I piani temporali e spaziali si confondono tra di loro in modo a volte confuso; l’intreccio tra le vicende personali e la storia collettiva non riesce a dare passione alle vite individuali e spessore al conflitto tra la volontà di indipendenza degli algerini e la repressione francese. Il film rimane sospeso tra la ricostruzione storica e il noir di genere. Due gli elementi più riusciti: la scena iniziale del massacro e la descrizione della violenza estrema praticata da tutte le parti in guerra, a conferma che nella storia non esistono popoli “buoni” e popoli “cattivi” ma soltanto la comune e reiterata ferocia della specie che trasforma le vittime in carnefici e poi di nuovo in vittime, nel pendolo insensato degli eventi. Un’epica, quella di Hors-la-loi, comunque troppo televisiva

 

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