di Battisti-Mogol
da Una giornata uggiosa (1980)
«Se è il caso lottare, più spesso lasciare.
Saper aspettare chi viene e chi va.
E non affondare se si può in nessuna passione
cercando di ripartire, qualcosa accadrà.
[…]
Non temere la notte, non temere la notte,
però amando più il giorno
e partir senza mai pensare a un sicuro ritorno.
[…]
E inventare la vita, una vita viva, una vita viva»
Un programma di vita stoico-spinoziano, questo di Battisti-Mogol, che condivido pienamente: «Nec ridere, neque lugere, neque detestari, sed intelligere» (Ethica, prefazione alla terza parte; Trattato politico, cap. I, § IV).
E in questa comprensione inventare la vita.