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Francisco Suárez


Francisco Suárez

in Vita pensata
n. 30, maggio 2024
pagine 135-148

Indice
-Ontologia
-Scolastica
-Suárez: essere ed ente
-Suárez: il realismo metafisico
-Suárez: la metafisica come scienza disumana e universale

Abstract
Il saggio cerca di presentare la filosofia di Francisco Suárez nella complessità, fecondità e ricchezza delle sue articolazioni sin dentro il pensiero contemporaneo, in particolare Heidegger. Dopo aver definito i significati di ontologia e metafisica e aver presentato la Scolastica medioevale, il testo analizza in dettaglio le prime tre Disputationes Metaphysicae. Universam doctrinam duodecimo librorum Aristotelis comprehendentes del pensatore spagnolo. 

The paper seeks to present the philosophy of Francisco Suárez in the complexity, fruitfulness and richness of its articulations within contemporary thought, in particular Heidegger. After having defined the meanings of ontology and metaphysics and having presented medieval Scholasticism, the text analyzes in detail the first three Disputationes Metaphysicae. Universam doctrinam duodecimo librorum Aristotelis comprehendentes of the Spanish thinker.

Hyle

Recensione a:
Davide Ragnolini
Hyle. Breve storia della materia increata
Rubbettino, 2023
Pagine 133
in Discipline Filosofiche, 4 dicembre 2023

«Una storia teologica della materia» che va dai filosofi greci delle origini sino a Tommaso d’Aquino e ai suoi avversari. Una storia vivace, attentamente documentata e con una posizione teoretica definita e chiara. Per Ragnolini, infatti, lo snodo della comprensione che la filosofia europea ha tentato del mondo è la questione della ὕλη, della materia prima ben individuata da Aristotele, della quale l’intero è intessuto e il mondo è generato. L’essere è pienamente temporale come permanenza della ὕλη nel mutare delle forme poiché «fra ciò che è e ciò che non è c’è sempre di mezzo la cosa che diviene» (Aristotele, Metafisica, II, 2, 994a) ed è insieme eterno  «poiché è autosufficiente rispetto a qualsivoglia potere esterno a esso».
I pensatori delle origini, gli atomisti, Aristotele, ma anche Platone e i neoplatonici, videro sempre nel cosmo e nella sua potenza, e dunque nella materia, il vero archetipo al quale cerca di attingere il limite umano. Un archetipo che Platone afferma essere fatto di un tempo diverso rispetto alla temporalità umana ma in ogni caso a essa sempre contiguo. Perché è dalla terra, dal cielo e dal tempo – Γῆ, Οὐρανός, Χρόνος – che tutto si è generato, è da ὕλη che la potenza del cosmo e del tempo è formata.

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