Il colore nascosto delle cose
di Silvio Soldini
Italia, Francia, Svizzera 2017
Con: Valeria Golino (Emma), Adriano Giannini (Teo), Arianna Scommegna (Patti), Laura Adriani (Nadia), Anna Ferzetti (Greta)
Trailer del film
Per chi come me non ci vede, tutte le cose sono un urto, non altro
(Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò)
La sfida del cinema consiste anche nel far vedere la realtà, gli spazi, i movimenti secondo il corpo di un altro, che sia il regista, l’attore, lo sceneggiatore, l’inventore o l’interprete di storie che non sono le nostre, di vite che non ci appartengono, di corpimente che non siamo. Il colore nascosto delle cose è questa sfida in una delle sue forme più ardue: far vedere il mondo come lo percepisce un cieco. Emma, infatti, ha perso la vista a 17 anni; adesso che è adulta fa la osteopata e sopporta la vita tra disciplina, ironia, disincanto. Teo, invece, è un pubblicitario sciupafemmine che nella collezione di successi e di ingarbugliamenti sentimentali cerca di sopportare anche lui un antico dolore. Si incontrano durante una seduta di ‘Dialoghi nel buio’, lui la rivede in un negozio, sfida se stesso e un amico a conquistarla, ci riesce e da qui si scatenano memorie, timori, orizzonti, emozioni che travolgono le vite di questi umani, di questi poveri ciechi che pensano di vedere le profondità del tempo passato e futuro e inciampano di continuo nell’ostacolo del presente.
Il film racconta la passione universale dalla quale prima o poi in un modo o nell’altro veniamo accecati.