Skip to content


Il piano inclinato

Gli eventi umani, i fatti sociali, le strutture politiche sono guidate, tra le altre, da una dinamica che possiamo chiamare piano inclinato: una volta che la pallina è messa in moto, essa acquista nel tempo e nello spazio velocità, sino a non poter più essere fermata e, alla fine, a schiantarsi.
Sin da quando nel giro di poche ore il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte decise nel marzo del 2020 il confino generalizzato dei cittadini italiani, e analoghe e insieme diverse decisioni venivano prese da altri governi europei, sapevo che si sarebbe arrivato a questo: che io e tanti altri cittadini saremmo diventati dei reietti, dei paria, dei «negri, ebrei, comunisti», come recita una canzone.
L’istinto gregario (la servitù volontaria); il terrorismo di giornali e televisione (infodemia); ciò che Friedrich Dürrenmatt definisce «la terribile stupidità del mondo» (L’incarico, Adelphi 2012, p. 104), insieme a particolari contingenze, interessi e viltà producono la discriminazione tra gli esseri umani sino, a volte, alla loro estirpazione. L’Europa, mia madre, ha creduto di essersi affrancata per sempre dalle ondate di fanatismo e di oscurantismo. Naturalmente non è così: nella vita umana, individuale e collettiva, il per sempre non esiste. 

E quindi vediamo in atto una forma di totalitarismo nuova ma dai caratteri ancora fortemente novecenteschi: informazione sottoposta ai governi, discriminazione simbolica e prassica nei confronti di categorie ben identificate di cittadini dei quali si decreta la morte sociale (apartheid), violenza psicologica, minacce e insulti verso chi non è d’accordo con alcune decisioni delle autorità in carica.
Nello specifico, una società decente (come la definirebbero Popper o Barrington Moore) sarebbe quella nella quale chi vuole si vaccina e chi non vuole non lo fa, data anche la grande incertezza scientifica che involve la questione. E invece no: gli impulsi profondamente autoritari dei singoli e delle collettività (si possono in questo senso anche chiamare «fascisti») portano a dire, a volere, a gridare: «obblighiamoli!»
Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron è un perfetto esempio di «fascismo del XXI secolo», capace di coniugare conformismo mediatico, violenza delle polizie e biopolitica.
Il significato di tutto questo è ben riassunto in un breve e lucido testo di Giorgio Agamben, uno dei non molti filosofi contemporanei che abbiano compreso sin dall’inizio a cosa avrebbe condotto il piano inclinato.

==============
Cittadini di seconda classe

Come avviene ogni volta che si istaura un regime dispotico di emergenza e le garanzie costituzionali vengono sospese, il risultato è, come è avvenuto per gli ebrei sotto il fascismo, la discriminazione di una categoria di uomini, che diventano automaticamente cittadini di seconda classe. A questo mira la creazione del cosiddetto green pass. Che si tratti di una discriminazione secondo le convinzioni personali e non di una certezza scientifica oggettiva è provato dal fatto che in ambito scientifico il dibattito è tuttora in corso sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini, che, secondo il parere di medici e scienziati che non c’è ragione di ignorare, sono stati prodotti in fretta e senza un’adeguata sperimentazione.
Malgrado questo, coloro che si attengono alla propria libera e fondata convinzione e rifiutano di vaccinarsi verranno esclusi dalla vita sociale. Che il vaccino si trasformi così in una sorta di simbolo politico-religioso volto a creare una discriminazione fra i cittadini è evidente nella dichiarazione irresponsabile di un uomo politico, che, riferendosi a coloro che non si vaccinano, ha detto, senza accorgersi di usare un gergo fascista: “li purgheremo con il green pass”. La “tessera verde” costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale.
Si tratta di un fatto la cui gravità politica non potrebbe essere sopravvalutata. Che cosa diventa un paese al cui interno viene creata una classe discriminata? Come si può accettare di convivere con dei cittadini di seconda classe? Il bisogno di discriminare è antico quanto la società e certamente forme di discriminazione erano presenti anche nelle nostre società cosiddette democratiche; ma che queste discriminazioni fattuali siano sanzionate dalla legge è una barbarie che non possiamo accettare. 

16 luglio 2021
Giorgio Agamben

Fonte: https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-cittadini-di-seconda-classe
==============

[Questo articolo è stato pubblicato anche in Girodivite e Corpi e politica]

Police

Wrong Cops
di Quentin Dupieux
USA, 2013
Con: Mark Burnham (Duke), Eric Judor (Rough), Alexis Dziena (Emma), Steve Little (Sunshine), Arden Myrin (Shirley), Daniel Quinn (il vicino), Marilyn Manson (David Delores Frank)
Trailer del film

Uno dei personaggi di Wrong era il poliziotto Duke, che ora diventa quasi il protagonista intorno al quale ruota una banda di poliziotti soltanto apparentemente surreali e invece credo vicini alla realtà delle ‘forze dell’ordine’ statunitensi e non soltanto statunitensi. Si vede benissimo, nel senso che lo abbiamo visto e continuiamo a vederlo anche nelle nostre contrade, che appena a qualcuno metti una divisa si scatenano in costui gli impulsi più sopiti alla sopraffazione, alla violenza, al delirio di onnipotenza.
Sono questi i sentimenti e le emozioni che muovono il corpo di polizia dell’anonima e paradigmatica cittadina  (o quartiere di Los Angeles) USA nella quale si svolgono i fatti. Poliziotti che spacciano droga, poliziotti che tentano stupri, poliziotti che sparano e colpiscono a caso, poliziotti avidissimi, poliziotti dall’apparenza molto maschile e dalle tendenze fortemente omosessuali (un dispositivo classico della psicoanalisi), poliziotti -soprattutto- molto stupidi. Ne esce una baraonda divertente, amara e dissacrante verso le divise e coloro che le indossano, verso le loro pratiche, i sogni, la corruttela.
Il film prende quota mano a mano che procede, mostrando di essere qualcosa di più di una commedia demenziale. Il culmine arriva nella scena finale, che è un classico di film e telefilm USA. Si tratta infatti del solenne funerale di uno dei poliziotti, che si è ucciso infiggendosi una cazzuola nel collo. È a questo punto che il più depravato dei suoi colleghi e in parte responsabile della morte del defunto -Duke, appunto- enuncia il solenne, ironico ma in ogni caso realistico significato di questo film. Duke afferma infatti che «Raggio di sole» (Sunshine era il soprannome del collega) è uscito adesso dall’inferno, poiché «l’inferno è qui, l’inferno è questa vita qui, non ne esiste un altro».
Il corrottissimo, rozzo, perverso poliziotto (che alla parola book fa smorfie di disgusto) non sa di stare citando uno dei più lucidi filosofi di ogni tempo, per il quale è questo mondo il vero «giudizio universale», è questo mondo «l’inferno» (Arthur Schopenhauer, Parerga und Paralipomena: kleine philosophische Schriften, trad. di M. Montinari ed E. Amendola Kuhn, Adelphi 1983, pp. 288, 302 e 392).

Nemici del popolo

Elicotteri a bassa quota a ogni ora per due giorni, tanto da far tremare di continuo i vetri delle case. Camionette della polizia e dell’esercito a bloccare le strade. Difficoltà da parte dei residenti nell’uscire ed entrare a casa propria. Militari con i mitra spianati. Impossibilità di anche solo avvicinarsi ad alcune strade.
Uno scenario di guerra? Sì, la guerra che gli Stati sedicenti Great conducono contro il popolo del quale si definiscono rappresentanti. Almeno gli Stati sulla carta democratici. È stato questo infatti lo scenario del G20 che si è svolto a Catania a metà giugno 2021. Uno scenario che mi è stato riferito da studenti, amici, colleghi. Ho infatti avuto la fortuna di trovarmi in quei giorni a Milano. Fortuna perché abito proprio accanto al Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche e sede del G20 che ha riunito le delegazioni governative sui temi del lavoro e dell’istruzione. Un G20 smart e green. Soprattutto green. Tanto è vero che rientrato in Dipartimento il 28 giugno per iniziare la sessione estiva degli esami ho trovato il corridoio dell’Aula Magna -sul quale dà il mio studio- ancora ingombro di materiali. Fin qui poco male, dato che saranno presto ritirati. Anche Piazza Vaccarini è stata durante quei giorni occupata da esercito e polizia e poi lasciata in uno stato di degrado, come testimonia la foto inviatami da una vicina di casa. La piazza sarà comunque ripulita
Una persona addetta alle pulizie mi ha riferito che i partecipanti al G20 hanno lasciato nell’Aula Magna, nei corridoi, nelle aule loro assegnate una quantità inverosimile di spazzatura, compresi resti di cibo dappertutto e materiale indifferenziato. Con i miei occhi ho visto (come testimonia la foto) un’aula piena di bottigliette d’acqua che i partecipanti non hanno consumato per intero e non hanno neppure portato con sé, lasciando le bottiglie dove capitava. Tutti acquisti -derrate, acqua, logistica, esercito…- pagati con le tasse del popolo. Ma anche le bottigliette si raccolgono e si riciclano.
Quello che invece sarà difficile recuperare sarà il bellissimo e fragile pavimento in cotto del Monastero, rovinato e sfregiato da grandi macchie di bevande, caffè e altro, che i partecipanti al G20 sull’ambiente hanno sparso per terra come se fosse una pattumiera. Credo che le foto da me scattate siano eloquenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni bagni, che erano imbrattati di scritte, sono stati invece ripuliti prima del G20. Piccola e povera consolazione rispetto ai danni permanenti che il Monastero ha subìto da parte di ministri, sottosegretari, funzionari vari che riempiono bocca e carte di concetti e parole come rispetto, ambiente, green economy, sostenibilità e via elencando il rosario dell’ipocrisia del potere contemporaneo.
Nel corridoio ci sono ancora dei grandi pannelli che rappresentano fiori e altri leggiadri motivi ornamentali. La malinconia della finzione, il macigno della menzogna.
Un luogo che l’Unesco nel 2002 ha dichiarato patrimonio mondiale, in quanto «gioiello del tardo-barocco siciliano», è stato ridotto a una discarica. Ma anche questo per il nostro bene, certo, per il bene del popolo. Come sempre.

[Questo articolo è stato pubblicato anche su Girodivite]

Propaganda

Joseph Goebbels: teoria e pratica del consenso all’insensato.

«Questa è l’ora dell’idiozia! Se avessi detto a quella gente: il virus si diffonde nell’aria; datevi i baci a distanza; reingoiate -tenendo ben strette le vostre museruole- l’anidride carbonica e i microrganismi che espirate; esultate per l’#iorestoacasa a tempo indeterminato; accettate ubbidienti di trasformare ogni persona con una divisa nel vostro padrone che vi dice quello che potete e non potete fare, a suo sostanziale arbitrio; svolgete un intero anno scolastico e accademico a casa davanti a un monitor; sentitevi al sicuro con il coprifuoco e tornate alle vostre casette entro le ore 22.00, come bravi ragazzini; buttate a mare i vostri libri e i vostri studi su Foucault (biopolitica), su Lévinas (il volto), sulla Teoria critica (la menzogna dell’autorità) e credete invece a Speranza, a Conte, a Zaia, a Musumeci, a Gelmini, a Draghi…; rassegnatevi a non rivedere mai più -né vivi né morti- i vostri cari malati; credete all’autorità paternalistica che decide ogni cosa al vostro posto e sospende la Costituzione; non esistono cure ma soltanto vaccini; diffidate di tutti e rinunciate alla vita; convincetevi che #andràtuttobene; mobilitatevi per la guerra totale contro il virus.
Se avessi detto a quella gente tutto questo, avrebbero creduto anche a quello!»

«Questa è l’ora dell’idiozia! Se avessi detto a quella gente: buttatevi dal terzo piano del Columbushaus, avrebbero fatto anche quello!»
Joseph Goebbels, 18 febbraio 1943, dopo aver invitato i tedeschi alla guerra totale e aver avuto il loro convinto consenso (citato in Luigi Zoja, Paranoia. La follia che fa la storia, Bollati Boringhieri 2011, p. 238).

Dati relativi al virus Covid19 dall’inizio dell’epidemia (fonti ufficiali).

Morti per Covid19-Sars2, 21 maggio 2021, ore 15.53: 3.425.017 – 3 milioni e mezzo.
OMS. Health Emergency Dashboard – Organizzazione Mondiale della Sanità.

Popolazione mondiale alla stessa data: 7.867.462.000 – quasi 8 miliardi.
Fonte: worldometers

Percentuale mondiale di vittime del virus secondo le fonti ufficiali: 0,04353

Ur-Faschismus

Forse l’Ur-Fascismo, il «fascismo eterno» (Umberto Eco) esiste davvero.
Sua espressione contemporanea in Italia e nel mondo sono il  confino (lockdown), l’obbligo vaccinale, il coprifuoco, l’obbligo delle mascherine/museruole apotropaiche, i trattamenti TSO del tutto arbitrari, la violenza delle polizie contro cittadini inermi, la distruzione delle attività economiche, la devastazione collettiva, la paura.
Ma non c’è da stupirsi: l’autorità è potenzialmente paranoica e quando i suoi ordini riguardano la ‘salute’ diventa folle e contraddittoria. È sempre stato così. Contro tutto questo, il pensiero e la pratica libertari costituiscono una preziosa alternativa, un necessario vaccino.

 

Borghesia

Claudio Lolli
Borghesia
 (mp3)
(da Aspettando Godot, 1972)

============
Come anarchico dedico questa canzone non ai governi Rumor, Fanfani, Andreotti, Colombo…Governi democristiani che dovevano confrontarsi non solo e non tanto con il Partito Comunista Italiano ma anche e soprattutto con reali movimenti d’opposizione, compresi quelli libertari.
Dedico Borghesia a un governo senza opposizione né in Parlamento né in una stampa disgustosamente servile né in una società spaventata, ubbidiente, moribonda, televisiva, la società del Covid. La dedico a un governo presieduto dalla quintessenza della borghesia di cui canta Lolli, da un banchiere.
La dedico al Governo Draghi, con disprezzo.
===============

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
Non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.

Sei contenta se un ladro muore, se si arresta una puttana
Se la parrocchia del Sacro Cuore acquista una nuova campana
Sei soddisfatta dei danni altrui, ti tieni stretti i denari tuoi
Assillata dal gran tormento che un giorno se li riprenda il vento.

E la domenica vestita a festa con i capi famiglia in testa
Ti raduni nelle tue Chiese in ogni città, in ogni paese
Presti ascolto all’omelia, rinunciando all’osteria
Così grigia e così per bene, ti porti a spasso le tue catene.

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
Non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.

Godi quando gli anormali son trattati da criminali
Chiuderesti in un manicomio tutti gli zingari e gli intellettuali
Ami ordine e disciplina, adori la tua Polizia
Tranne quando deve indagare su di un bilancio fallimentare.

Sai rubare con discrezione, meschinità e moderazione
Alterando bilanci e conti, fatture e bolle di commissione
Sai mentire con cortesia, con cinismo e vigliaccheria
Hai fatto dell’ipocrisia la tua formula di poesia.

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
Non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.

Non sopporti chi fa l’amore più di una volta alla settimana
Chi lo fa per più di due ore, chi lo fa in maniera strana
Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista
Oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista.

Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispetto
Sempre lì fissa a scrutare un orizzonte che si ferma al tetto
Sempre pronta a pestar le mani a chi arranca dentro a una fossa
Sempre pronta a leccar le ossa al più ricco ed ai suoi cani.

Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia
Per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via.

[La foto del Governo Draghi schierato in tutta la sua funerea potenza è di Roberto Monaldo/Getty Images]

Virus e politica

«Torture numbers, and they will confess to anything»
(Gregg Easterbrook: ««Our Warming World», New Republic, 11.11.1999, vol. 221, p. 42)

Propongo una selezione di alcuni miei recenti interventi su twitter

*****

Detesto gli anacronismi storici ma devo arrendermi all’evidenza: è in atto nel mondo un’ondata di #neonazismo politico-sanitario.

*****
Un gravissimo invito alla #delazione. Il #virus come strumento della dissoluzione del corpo sociale.

*****
I #bambini vogliono vivere, i ragazzi vogliono vivere, la #scuola vuole vivere. E invece i maghi sedicenti #virologi e i politici che ai maghi si sono affidati cercano ogni giorno di soffocare con un cuscino bambini, ragazzi, scuola. La marca del cuscino è  #Dad.

*****
Nessuna pietà verso i #bambini, i #ragazzi, i più fragili tra i #giovani. Nessuna pietà: #isolamento, #autolesionismo, #anoressia, #bulimia, #suicidi. Nessuna pietà. In nome del #Covid19, in nome del #lockdown miracoloso, superstizioso.


*****
6 ore al giorno dietro un monitor a casa propria, a non imparare nulla e ad alienarsi, non è per #Toti e per gli altri un «grosso disagio». Il disagio, in effetti, è l’esistenza di questi personaggi. 

*****
«Non comporta grossi disagi trattandosi di ragazzi più grandi». Questa frase è una degna epigrafe della totale ignoranza #didattica e della cialtroneria esistenziale che guida #Toti come gli altri criminali -della #Lega, #ForzaItalia, #PD– che amministrano la cosa pubblica.

*****
Almeno sono #ragazzi vivi, nello spazio, nella #festa. Non chiusi nel torpore di un #televisore, di uno schermo, del vuoto #virtuale. Accanto a mammina e a papà. Sono ribelli. Li apprezzo.

*****
Davvero inquietante.
Gli #ospedali non vengono rafforzati.
I #vaccini sono un disastro.
Nessuna #cura contro il #Covid19.
L’ineffabile #Speranza e l’intero #GovernoDraghi brancolano nel buio.
La «soluzione» è sempre la stessa: la #repressione, la guerra contro i #cittadini che vogliono solo #vivere.

*****
«Messa la #salute al primo posto». Che concetto miserabile, infimo, riduzionistico, hanno costoro della salute. Salute è relazioni, #lavoro, #affetti, sole, aria, luce. Salute è la #vita. Quella del #GovernoDraghi è la salute degli #zombie.

*****
Pensare che la ricerca scientifica -e in particolare quella farmacologica- sia autonoma dal potere politico ed economico significa vivere a Disneyland o fare finta di viverci (oltre che, ovviamente, ignorare Kuhn, Feyerabend e l’intera #epistemologia).

*****
Il rifiuto della discussione su tematiche che riguardano la #vita, le #libertà, il #corpo collettivo, è segno della pulsione autoritaria di #Zaia e di troppi politici e amministratori. Questo oggi è il #fascismo, una #DittaturaSanitaria rozza, magica, televisiva, isterica.

*****
Naturalmente non è cambiato nulla: #GovernoConte o #GovernoDraghi a imperversare sono sempre gli stregoni cromatici che si riuniscono intorno a #Speranza, il cui obiettivo è continuare a ballare -sino a che sarà possibile- la danza macabra del #Covid19.

*****
E però ciò che conta è la «#salute». Miserabili cinici dal reddito garantito definiscono tutto questo «business». Che cos’è la salute per #Speranza, per i suoi presunti #virologi, per il #CTS? Soltanto #virus? Un riduzionismo degno del più rozzo positivismo.

*****
«#Variante», una parola magica, terribile e insieme confortante. In modo che la potenza del corpo collettivo venga prostrata ancora e ancora dal terrore. Il gioco si fa sempre più scoperto, l’utilizzo politico del #Covid19 deve proseguire.

*****
«#Lockdown per ripartire…» è una delle più limpide formule che siano state trovate dalla #neolingua dei sudditi orwelliani. Da un anno non funziona, da un anno viene ripetuta dall’#informazione come fosse risolutiva. Anche questo è la #DittaturaSanitaria.

*****
È una sindrome ormai nota: si chiama “#stupidità e isteria indotta da #Sars2”. Sta anche nei manuali di #psichiatria politica.

*****
#BastaCoprifuoco
perché da emergenza è diventato struttura (come era prevedibile e previsto). 

*****
Basta con questa misura profondamente antidemocratica, inutile, vessatoria, sciocca. #BastaCoprifuoco 

*****
Marcosebastiano Patanè@mspatane · 19 apr
Chiudere ora per salvare il natale.
Chiudere a natale per aprire a gennaio.
Chiudere ora per salvare la Pasqua.
Chiudere a Pasqua per riaprire ad aprile.
Chiudere ad aprile per salvare l’estate.

[Mio commento]
E poi:
Chiudere l’#estate per salvare l’inizio dell’anno scolastico.
Chiudere le #scuole per salvare il natale.
E si ricomincia…
L’eterno ritorno dell’#irrazionalità, dell’#isterismo, della #follia, della cupezza.
L’eterno ritorno del vuoto.

*****
Sempre più sincere ed esplicite le venature nazistoidi: «Qui non entrano i non vaccinati [i meridionali, i negri, gli ebrei]»

*****
Di fronte all’orrore della vita collettiva che si spegne, si può sperare in questo: in una ribellione selvaggia, chiunque la pratichi.

*****
Non ne usciremo più non per il #virus biologico ma per il virus politico.

Vai alla barra degli strumenti