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Il piacere dell'onestà

di Luigi Pirandello
Teatro Carignano – Torino
Con: Leo Gullotta (Angelo Baldovino), Martino Duane (Fabio Colli), Paolo Lorimer (Maurizio Setti), Mirella Mazzeranghi (Maddalena), Valentina Beotti (Agata Renni)
Produzione: Teatro Eliseo
Scene e costumi di Luigi Perego
Regia di Fabio Grossi
Sino al 28 febbraio 2010


Il protagonista, Angelo Baldovino, è disposto a sposare una ragazza messa incinta da un nobiluomo che non può farla sua moglie perché già maritato. In questo modo, il compagno e la madre della ragazza pensano di evitare lo scandalo e consentire al marchese di continuare a frequentare la casa. Baldovino è tuttavia persona capace di analizzare la realtà, le relazioni, i sentimenti con estrema lucidità. Il suo comportamento attento e rigoroso evidenzia la disonestà interiore degli altri personaggi e gli conquista l’affetto della ragazza.

È, questa, una delle commedie più profonde di Pirandello, colma di una comprensione dell’umano spietata e insieme dolente. Al di là della descrizione dell’ipocrisia perbenista e borghese, il testo è intriso di una tensione profonda tra la verità -che è il vero nome dell’onestà di cui qui si parla- e la sua impossibile incarnazione nel mondo. Perché una reale e costante trasparenza ucciderebbe le relazioni umane. È a questo che forse alludono le scene di Luigi Perego, imperniate su una casa le cui pareti sono di vetro. Il sogno rousseauviano di totale trasparenza è sempre destinato a trasformarsi in un incubo. Abbiamo tutti bisogno di uno spazio segreto nel quale conservare la nostra disonestà per continuare ad accettare quella degli altri.
Leo Gullotta è molto bravo nel dare corpo a questa maschera, pur non corrispondendo certo alle indicazioni di regia di Pirandello, che aveva immaginato Baldovino come assai più giovane.

Festa di famiglia

Teatro Franco Parenti – Milano
da Luigi Pirandello
drammaturgia e regia Mitipretese
collaborazione alla drammaturgia di Andrea Camilleri
con Manuela Mandracchia, Anna Gualdo, Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres
e con Fabio Cocifoglia, Diego Ribon
Produzione Teatro Di Roma, Mercadante Teatro Stabile Di Napoli e Artisti Riuniti
Sino al 14 febbraio 2010

Una madre viene festeggiata dalle tre figlie nel giorno del suo sessantesimo compleanno. Emerge tutta la furia dei sentimenti, delle recriminazioni, delle memorie, dei fallimenti. Ma tra pianti, abbracci e canti si va avanti lo stesso.
Da Pirandello, anche se Pirandello sembra un pretesto per raccontare della Famiglia, della Madre, della violenza nei rapporti umani. Davvero bravissime le interpreti di uno spettacolo che alterna gesti estremi, risate, canzoni e arie eseguite a cappella. Di pirandelliano c’è soprattutto l’incrocio di tensioni che il drammaturgo chiamava «umorismo».

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