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MI-TO 2011

MI-TO SettembreMusica
5 settembre 2011 –  Teatro Dal Verme – Milano
Prime esecuzioni assolute per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia

Musiche di
Fabio Vacchi – Notte italiana per ensemble
Louis Andriessen – La Girò per violino e ensemble
Matteo Franceschini – Archeology per ensemble
Harrison Birtwistle – Broken images

London Sinfonietta
Direttore: David Atherton
Violino: Monica Germino

La Notte italiana di Vacchi comincia con un pianissimo che a poco a poco si trasforma in tensione e si fa domanda, senza mai abbandonare però la dolcezza notturna, la sua inquietudine stridente. Poi arrivano la forza sonora e le parole da Andriessen dedicate ad Anna Girò, la cantante preferita da Vivaldi, che qui assume i gesti e la voce della violinista Monica Germino, la quale tocca il suo strumento con decisione e canta/recita con coinvolgente densità una partitura che dà spazio anche all’arpa, al cymbalon e alle percussioni. Percussioni che diventano ossessive e onomatopeiche nel magnifico Archeology di Franceschini, un’opera che restituisce i suoni che si levano dall’archeologia industriale e per definire i quali il compositore scrive che «una fabbrica dismessa, un cantiere abbandonato, un macchinario obsoleto, arrugginito, ossidato, assumono un valore simbolico e memoriale pari a un grande affresco o a un’imponente cattedrale» (Programma di sala, p. 13). Le Broken Images di Birtwistle, infine, si addensano in masse sonore caratterizzate da ciò che Pietro Mussino chiama «principio della famiglia timbrica» (Ivi, p. 15), una sorta di sinestesia capace di visualizzare i suoni nello spazio dell’orchestra.
Orchestra -la London Sinfonietta- nata nel 1968 per far gustare la musica contemporanea nella varietà dei suoi modi e delle sue invenzioni e qui ottimamente diretta da David Atherton. La presenza in sala dei quattro compositori in occasione di queste esecuzioni delle loro opere ha reso ulteriormente viva la loro musica, “il nostro tempo appreso con le note”.

Dato che si è trattato di prime esecuzioni assolute non dispongo delle registrazioni dei brani. Avevo pensato a un’ampia partitura di Andriessen, ispirata alla Repubblica di Platone (De Staat, for 2 sopranos, 2 mezzo-sopranos, & chamber ensemble, 1972-1974) ma -probabilmente perché è troppo lunga- non riesco a inserirla sul sito. Propongo quindi un brano di Arvo Pärt, compositore estone anch’egli presente al Festival di quest’anno. Il titolo è An den Wassern zu Babel saßen wir und weinten (1976-1984). Di solito le opere di altri musicisti sono più ostiche all’ascolto ma questo brano molto suggestivo può essere in ogni caso utile per farsi un’idea della musica contemporanea, ricordando che si dovrebbe comunque parlare al plurale: “musiche contemporanee”.

[audio:Arvo_Pärt_Babel.mp3]

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8 settembre 2011 –  Auditorium San Fedele – Milano
Musiche di Arnold Schönberg

Lieder nn. 3, 4, 6 e 8 da “8 Lieder” op. 6
Lied n. 1 dai Vier Lieder op. 2: Erwartung
Quartetto per archi n.1 in re minore op. 7
Drei Klavierstücke op. 11
Quartetto per archi n. 2 op. 107

Lorna Windsor, soprano
Alfonso Alberti, pianoforte
Quartetto di Cremona

Introduzione di Luigi Pestalozza

Il 2 gennaio 1911 a Monaco di Baviera si tenne un concerto di musiche schönberghiane che suscitò apprezzamenti e perplessità da parte degli ascoltatori e l’entusiasmo di Kandinskij, che sentì in Schönberg quella «via rigorosamente antigeometrica, antilogica» che lui stesso cercava di percorrere nella pittura. Il programma di quella sera  del 1911 è stato ripreso integralmente ed eseguito ottimamente da interpreti che con il Maestro austriaco hanno una lunga familiarità. Dopo un secolo questa musica -tutta comunque precedente la svolta dodecafonica- è ormai diventata “classica” in ogni senso. Oggi non si tratta più di tonalità/atonalità ma di un modo completamente diverso di comporre, dove i suoni non dipendono da regole codificate o dalla loro rottura rivoluzionaria ma da ciò che vibra sia nell’interiorità della coscienza sia nel divenire delle cose.

Ricciotti Ensemble, il Pinocchio

Pinocchio in Love
Un’opera da strada del Ricciotti Ensemble

Musica di Guus Janssen – Libretto di Friso Haverkamp
Con: Roberto Bacchilega (Pini), Antje Lohse (mezzosoprano, Blue), Harm Huson (controtenore, Little Man), Javier Murugarren (ballerino/burattinaio, Pinocchio giovane).
Regia di Miranda Lakerveld
Direttore Gijs Kramers

Organizzazione Associazione Musicale Etnea
Catania – Centro Culturale Zo – 21 ottobre 2010
(e in altre sedi siciliane)
(Una versione più ampia di questa nota si può leggere sul numero 5  di Vita pensata)

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A coloro che non sono tornati dal mare

Catania – Teatro Sangiorgi
25 settembre 2009
Direttore Warcislaw Kunc

Henryk Mikołaj Góreck (1933) è un compositore assai poliedrico, capace di toccare una varietà di generi e di forme musicali, di dedicarsi -rinnovandola- alla musica sacra come alle sinfonie, a semplici melodie e a composizioni d’avanguardia. Un saggio lo si è potuto avere nel bel concerto organizzato dall’A.M.E. con il gruppo Opera Na Zamku in una serata dal titolo «A coloro che non sono tornati dal mare».

Musichetta IV ha la forza del trombone che -insieme a clarinetto, violoncello e pianoforte- scandisce ritmi densi e sincopati a raccontare l’inquietudine senza posa del tempo; Piccolo Requiem per una certa polka tocca le tonalità più diverse e, in alcuni momenti, anche molto tese ma alla fine comunica sentimenti di paradossale serenità; Good Night è veramente un commiato notturno: la luce di una candela posta sopra il pianoforte ha illuminato la voce del soprano Joanna Tylkowska che accompagnata dal flauto, dalle percussioni e dalla pianista ha fatto risuonare il saluto di Orazio al principe Amleto in un pianissimo che sconfina nel silenzio.

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