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27.972

Sono contento che la mia città cominci a liberarsi dalla malia e dal carisma di un vecchio pazzo e ritorni alla misura della politica evitando l’estremismo paranoide di un caso umano, un caso clinico. Candidandosi anche come “consigliere comunale di Milano” allo scopo di attirare i poveri di spirito, Berlusconi aveva dichiarato che «se alle prossime elezioni prendo meno di 53mila preferenze – tutta la sinistra mi fa il funerale. Funerali in tutte le piazze» [Fonte: la Repubblica; qui il video del bauscia]. Tale funerale è in atto, dato che questo tizio è passato dalle 52.577 preferenze delle precedenti elezioni comunali alle 27.972 di oggi.

Numerosi sono dunque i motivi di soddisfazione dopo la prima fase della tornata elettorale -il clamoroso 48 % di Giuliano Pisapia a Milano, l’affermazione a Napoli di De Magistris anche rispetto al candidato del PD, il Movimento 5 stelle terzo partito nelle città più importanti, il calo generalizzato della Lega in tutto il Nord d’Italia- ma è il dato numerico riguardante le preferenze personali di Berlusconi il più significativo dal punto di vista simbolico, punto di vista che nella società dello spettacolo è il più importante di tutti.

 

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