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Comunicazione

«Ignorano sempre più la lettura, che richiede un autentico giudizio a ogni riga; e che è l’unica attività che permette di accedere alla vasta esperienza umana prespettacolare. Perché la conversazione è quasi morta, e presto lo saranno molti di quelli che sapevano parlare»
(Guy Debord, Commentari alla Società dello Spettacolo, Baldini & Castoldi 2002, § X, p. 207)

Venerdì 17 novembre 2017 alle 18,00 nel Palazzo S. Anna, sede del Liceo Convitto di Modica, terrò una conferenza dal titolo La solitudine di Internet. Facebook, WhatsApp e la comunicazione immaginaria.
È il primo incontro di un ciclo dedicato al tema della comunicazione.

Abstract
Siamo sempre connessi e siamo sempre soli, con in mano il nostro dispositivo di comunicazione universale. Come si spiega questa contraddizione? Essa è una delle tante che intridono le relazioni tra esseri umani nel XXI secolo ed è una delle più pervasive, toccando persone di ogni età, cultura, condizione economica.
Anche in questo caso la riflessione filosofica può aiutarci ad andare oltre le apparenze, al di là di giudizi moralistici o di prospettive soltanto tecnologiche, per cogliere nel trionfo contemporaneo dei Social Network l’ennesima conferma del nostro essere Ζῷον λογιστικόν e πολιτικόν, animali che parlano e vivono insieme, che vivono insieme perché comunicano.

Ultima Sicilia

Ultima Sicilia
Fotografie di Giovanni Chiaramonte
Catania – Castello Ursino
Sino al 23 luglio 2017

Il cuore immobile e pulsante della Sicilia. Sempre uguale e sempre cangiante. Assolato e solitario. Fuorilegge e implacabile. Orgoglioso e morente. La vita. La vita che scorre sempre, che mai si ferma. La vita mirabile e orrenda degli umani. La vita dei bambini. Una calda geometria emerge da questi luoghi: Gela, Licata, Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Dirillo, Butera, Modica, Ponte Olivo, Manfria.
Ultima Sicilia perché posta al limitare di una ‘modernità’ che ha tentato di omologarla all’Impero, riuscendoci in alcune esteriori manifestazioni ma fallendo nella sua sostanza, la quale non ammette metamorfosi che non sgorghino dalla propria ironia. La Sicilia è ancora fuori dalla storia, per fortuna. L’Isola è ancora dentro la propria mortale grazia. Le immagini di Giovanni Chiaramonte colgono questo καιρός. Per ciò sono così desolate, per questo sono così belle.

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