Skip to content


Terminator Salvation

di McG (Joseph McGinty Nichol)
USA 2009
Con Christian Bale (John Connor), Sam Worthington (Marcus Wright), Moon Bloodgood (Blair Williams), Anton Yelchin (Kyle Reese)
Trailer del film

terminatorsalvation

Nel 2003 un detenuto condannato a morte autorizza l’uso del proprio corpo “per la scienza”. Nel 2018 lo stesso corpo ricompare, trasformato in un ibrido uomo-macchina, con lo scopo di aiutare la Rete Skynet a debellare le ultime resistenze umane al dominio delle macchine. E tuttavia Marcus Wright ricorda più il proprio cuore umano che il chip cerebrale di cui è stato dotato. Forse questo ricordo aiuterà l’eroe John Connor a trovare colui che sarà il proprio padre -Kyle Reese- e che adesso è soltanto un ragazzo…

Cortocircuiti temporali e guerra tra umani e androidi sono i due elementi che caratterizzano sin dall’inizio la saga di Terminator. Qui per la prima volta si parte dal futuro postatomico, con scene e immagini a volte di notevole suggestione. Tuttavia, gli spunti di riflessione sul rapporto uomo-macchina sono quasi sempre sacrificati alla consueta spettacolarità. Nata negli anni Ottanta, quando i computer erano soprattutto hardware, la serie non si è ancora liberata da una visione della cibernetica fatta di gigantesche ruspe, primordiali e rozze (certo più attraenti di un impalpabile software). L’elemento più interessante del film è proprio l’individuazione della corporeità protoplasmatica -la carne del corpo e non l’anima formale- come dimensione veramente e profondamente umana. Il cuore, alla fine e alla lettera, avrà il sopravvento. Nel complesso, il film è un videogioco un po’ più raffinato.

[Consiglio di leggere la recensione molto più articolata di Mario Gazzola]

Vai alla barra degli strumenti