di Marco Risi
Italia, 2008
Con: Libero de Rienzo (Giancarlo Siani), Valentina Lodovini (Daniela), Michele Riondino (Rico), Massimiliano Gallo (Valentino Gionta), Ernesto Mahieux (Sasà), Salvatore Cantalupo (Ferrara), Gigio Morra (Carmine Alfieri), Daniele Pecci (Il capitano Sensales), Ennio Fantastichini (Il sindaco Cassano), Renato Carpentieri (Il Prof. Amato Lamberti), Gianfelice Imparato (Il pretore Rosone)
Non se ne può più di film che insultano la nostra gente meridionale -campana, calabrese, siciliana- ponendosi sempre dalla parte di singoli personaggi, in questo caso il giornalista “abusivo” (per sua stessa ammissione) Giancarlo Siani, di Torre Annunziata. I registi, gli scrittori, i filosofi, gli artisti -gli “intellettuali” insomma- non comprendono come la vendetta, una giustizia immediata e superiore alle lungaggini, ai cavilli, alla manipolazione propria dei tribunali, sia una giustizia migliore, più equa e soprattutto risolutiva dei conflitti. Conflitti che, peraltro, non possono essere eliminati e che costituiscono il sale e il sapore della nostra tenace vita mediterranea. O vogliamo ridurci alla noia paludata e triste dei Paesi scandinavi?