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Corpi / Forme

Safet Zec
Milano – Rotonda della Besana
Sino al 15 luglio 2012

I primi dipinti dell’artista bosniaco Safet Zec erano delle pulite e banali rappresentazioni figurative del mondo. Ma da molto tempo, almeno da quando è stata inventata la macchina fotografica, non ha più senso per la pittura rincorrere la cosiddetta “realtà”. E infatti Zec, pur rimanendo figurativo, ha sporcato poi le sue opere con la densità di un bianco e nero che sembra rapprendersi dal dolore stesso dei corpi, degli alberi, degli oggetti. Corpi in guerra, lacrime e sangue come lame sulla tela. Ma corpi anche perfetti, al modo di Mantegna. Zec è un artista rinascimentale, che scolpisce sulla tela le forme.
La varietà dei soggetti -facciate di palazzi veneziani, tavole imbandite, nature morte, vittime degli orrori bellici, alberi e case, corpi che si abbracciano, letti sfatti- è funzionale alla costanza della forma, a un impasto di colori e di interiorità che emerge dalla tela e colpisce dritto la mente.

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