Maigret
di Patrice Leconte
Francia, 2022
Con: Gérard Depardieu (Maigret), Mélanie Bernier (Jeanine Arménieu), Jade Labeste (Betty), Anne Loiret (Madame Maigret)
Trailer del film
Crepuscolare Maigret, come se avesse compreso che un’intera vita dedicata alla ricerca della verità su omicidi, violenze, inganni, non avesse scalfito di niente l’iniquità del mondo e delle cose. L’imponenza somatica di Depardieu rende ulteriormente lenti i movimenti e i gesti del Commissario, il quale mai sorride – se non un fugace accenno – e anche quando scioglie il caso non sembra provarne soddisfazione. Il caso di una delle tante ragazze che arrivano a Paris in cerca di sogni che l’esistenza puntualmente cancella. Anche quanti sembrano avere realizzato in qualche modo le proprie aspirazioni lo fanno a costo di calpestare se stessi e gli altri, e forse anche ucciderli. Intorno al corpo di una ragazza sconosciuta e pugnalata per strada Maigret allarga a poco a poco i cerchi concentrici degli eventi e della loro comprensione, sino ad ambienti luccicanti e perversi. Lo aiuta in questo un’altra ragazza, simile alla vittima ma più di lei aggressiva e tenace.
La ricostruzione dei luoghi, degli oggetti, della tonalità collettiva di vita è splendidamente filologica e permette di immergersi nella Parigi degli anni Cinquanta del Novecento, nella sua eleganza, nella sua miseria, nella sua inconfondibile atmosfera, nella nostalgia verso un’Europa e una Francia che nonostante le distruzioni della guerra possedevano una propria identità, non ancora del tutto invasa e distrutta dalla barbarie occidentale.
Maigret et la jeune morte si intitola il romanzo dal quale Leconte ha tratto liberamente il suo film (molto liberamente, quasi solo un accenno alla trama). Forse gli europei, come i greci del Timeo platonico (22C), sono rimasti sempre giovani e anche per questo devono essere uccisi. Depardieu/Maigret lo sa e compie il suo dovere, scioglie il caso e prosegue da solo dando nell’ultima scena ancora uno sguardo alla giovinezza che il tempo dissolve.