The Woman Who Left
(Ang babaeng humayo)
di Lav Diaz
Filippine, 2016
Con: Charo Santos-Concio (Horacia Somorostro)
Trailer del film
Horacia è in carcere da trent’anni per un omicidio che non ha commesso. Viene rimessa in libertà quando Petra, sua compagna di prigionia, confessa il delitto. Petra afferma che a spingerla ad accusare Horacia è stato l’uomo che lei aveva respinto. Un uomo ricco e potente che si è vendicato in modo feroce. Horacia inizia così un cammino che la porta verso la figlia, che non vedeva da decenni, verso il figlio, del quale nulla si sa più da tempo, verso Rodrigo Trinidad, colui che le ha distrutto la vita. Si trasferisce vicino a dove abita Rodrigo, con l’intento di ucciderlo. Qui incontra un’umanità derelitta, fatta di poverissimi venditori ambulanti, di viados violentati, di senzatetto folli. A ciascuno di loro questa donna offre aiuto, sostegno, amicizia. E saranno costoro a vendicarla. Il film si chiude sulla ricerca del figlio perduto.
Vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia 2016, The Woman Who Left è girato in un bianco e nero saturo e sontuoso. Pochi movimenti macchina, inquadrature fisse curate sin nei minimi dettagli (alla Kubrick, per intenderci) e che si susseguono come stazioni di un itinerario nella tristezza umana individuale e collettiva, psichica e politica.
Opera cristologica, lancinante, pervasa di una pietas affrancata da ogni sentimentalismo e anche per questo struggente. Quasi quattro ore di puro cinema dentro l’impurità umana.