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Essere vegetariani

La giornalista Ivana Zimbone ha intervistato alcune persone, che vivono o lavorano a Catania, a proposito della loro scelta vegetariana o vegana. Ha chiesto anche a me di parlarne. Le risposte sono state pubblicate sull’edizione di Catania Today dello scorso 21 febbraio. Pubblico qui il pdf del dossier, che ha per titolo:

Evitare l’alimentazione carnea è parte di una consapevolezza antropodecentrica, che esclude il primato di una specie su tutte le altre. So bene che in ogni caso le scelte alimentari sono espressione di un processo delicato e personale poiché è anche nel rapporto con il cibo che si concentra gran parte dell’identità, del benessere e dell’inquietudine della persona umana. Che ciascuno si nutra come vuole, consapevole però di come sia in gran parte vero che ‘l’uomo è ciò che mangia’, come già suggerito da Feuerbach, che l’essere vivente (umani compresi) è costituito da ciò di cui si ciba, che l’alimentazione è, come tutti sappiamo, fondamentale nella salute e nella malattia. Essere vegetariani e vegani è un gesto di salvaguardia di sé e del mondo.
L’immagine in apertura rappresenta il dipinto di Francis Bacon Figure with Meat (1954).

Intervista sul coronavirus

Ivana Zimbone, giornalista del Quotidiano di Sicilia, mi ha chiesto un’intervista sulla situazione nella quale si trovano economie e corpi sociali. Ho risposto volentieri alle sue numerose e ampie domande, che non sono state riportate per intero nell’articolo pubblicato ieri.
Spero comunque che l’intervista restituisca in modo comprensibile ciò che penso, vale a dire che «da una situazione come quella descritta non credo scaturiranno conseguenze positive per la coscienza e la cultura. Semmai, si può sperare che stiamo diventando un poco più consapevoli dei limiti di un sistema economico, alimentare, sociale fondato sull’estremismo liberista, sul dominio della finanza e soprattutto sulla distruzione della sanità pubblica».

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