Il movimento che rallenta le ore
il manifesto
29 gennaio 2014
pag. 11
«Dove va il tempo che passa. Fisica, filosofia e vita quotidiana» di Werner Kinnebrock
Il movimento che rallenta le ore
il manifesto
29 gennaio 2014
pag. 11
«Dove va il tempo che passa. Fisica, filosofia e vita quotidiana» di Werner Kinnebrock
Ormai il Partito Democratico si fa dettare l’agenda, i contenuti, le forme da Denis Verdini. Sembra non avere fine l’agonia della sinistra istituzionale in Italia. Essere riuscito a mettere alla segreteria del PD un soggetto a sé identico è il vero trionfo di Berlusconi. Nella nuova coppia della politica italiana si mesta e rimesta lo squallore, l’inganno, l’analfabetismo, lo spettacolo. Ma questo trionfo del berlusconismo è stato reso possibile anche da milioni di iscritti ed elettori del Partito Democratico. Imperdonabili. Il manifesto definisce Renzi con gli epiteti di «bullo» e «Don Matteo» (il sinistro ‘Don’ dei siciliani). Ma la segreteria Renzi è la logica, inevitabile e doverosa conclusione dell’accettazione da parte del PD in questi decenni di tutti i dogmi dell’ultraliberismo. Gli eventi politici non accadono per caso e non si spiegano mai con gli umori, con le follie o i caratteri dei vari capi che si susseguono nella morta gora del potere. Hanno sempre delle ragioni e delle cause. Mentre la sua icona è nel punto più basso della propria personale parabola, il berlusconismo trionfa dentro la formazione politica che per vent’anni gli ha consentito -con azioni, opere e omissioni- di dominare. C’è una logica implacabile e giusta in tutto questo.
Avrei persino compassione di un partito così ridotto se non fosse che il suo ridursi ridurrà l’Italia ancora peggio. Sembra impossibile ma niente è precluso a questi sciocchi.
La relazione che fonda ogni principio di vita
il manifesto
15 gennaio 2014
pag. 11
«TRA. Per una fenomenologia dell’incontro» del filosofo giapponese Bin Kimura
Una società senza servitù volontaria
il manifesto
8 novembre 2013
pag. 11
«Lo Stato. Breve storia del Leviatano» di Harold B. Barclay per Elèuthera
La triade delle cose comuni proiettata nel cielo del sapere
il manifesto
2 novembre 2013
pag. 11
«Segni, simboli e indici. Parole chiave non solo per spiegare la comunicazione ma anche il rapporto tra la mente e il cervello»
Pepite d’oro del pensiero libertario
«Il post-anarchismo spiegato a mia nonna» di Michel Onfray, edito da elèuthera
il manifesto
31 luglio 2013
pag. 11
Percepire il mondo solo a partire da sé
«Lo sa che ho perduto due figli? Signora, lei è piuttosto distratta». Per dare un senso va conosciuto il contesto
il manifesto
19 luglio 2013
pag. 11