Skip to content


Orrore

Questa è la fonte: Haaretz, il  maggior quotidiano di Israele, 18 dicembre 2024 (si può utilizzare il traduttore automatico per verificare la corrispondenza con l’articolo originale).
Traduzione di Giubbe Rosse

===========

Haaretz racconta la linea della morte a Netzarim citando un comandante della 252a Divisione

Chiunque attraversi una linea immaginaria viene colpito a morte, così come coloro che si allontanano per strada disarmati o semplicemente vanno in bicicletta. I combattenti e i comandanti che hanno prestato servizio sulla rotta di Netzarim negli ultimi mesi raccontano a Haaretz l’arbitrarietà e la banalità delle uccisioni, in cui ogni palestinese ucciso è considerato un terrorista, anche se era solo un bambino.

«C’è una linea a nord dell’asse di Netzarim nota come ‘linea dei cadaveri’, e gli abitanti di Gaza ne conoscono perfettamente il significato. In questa zona, i palestinesi vengono fucilati indiscriminatamente e i loro corpi vengono lasciati a essere divorati dai cani.
Abbiamo classificato l’asse di Netzarim come una zona di uccisione, dove chiunque vi entri viene immediatamente colpito. C’è anche una gara e una competizione tra le unità militari per uccidere quanti più palestinesi possibile.
Uccidiamo i civili vicino a Netzarim e poi li giustiziamo con il pretesto che erano armati.
Gli ordini sono chiari: chiunque attraversi il confine a Netzarim deve ricevere un proiettile alla testa. Abbiamo ricevuto l’ordine di inviare foto dei cadaveri e abbiamo inviato foto di 200 individui uccisi, solo 10 dei quali sono stati confermati come appartenenti a Hamas».

Un ufficiale riservista che ha prestato servizio a Netzarim ha detto:
«Noi, insieme ai soldati, portiamo parte della responsabilità per questo orrore che sta avvenendo a Gaza. È un’area senza legge, dove le vite umane non hanno alcun valore. Gli israeliani devono sapere come appare questa guerra ed essere consapevoli delle gravi azioni commesse da alcuni ufficiali e soldati a Gaza».

Un altro soldato israeliano ha dichiarato:
«Un intero gruppo di soldati corre a uccidere una singola persona che passa vicino all’asse Netzarim a Gaza, tempestandola di proiettili finché non muore, mentre tutti i soldati ridono. C’è anche un’autorità illimitata concessa ai comandanti a Gaza».

«Né Dio né l’Idf hanno pietà dei bambini»

Non ho nulla da aggiungere alle parole di dolore profondo e di lucida razionalità che Gideon Levy, giornalista israeliano, ebreo, dedica all’olocausto palestinese.

[Cliccando sull’immagine la lettura dell’articolo risulterà più agevole. Ricordo che Idf è la sigla dell’esercito israeliano]

Fonte: l’articolo è stato pubblicato sul quotidiano israeliano Haaretz ed è uscito in italiano sul Sole-24 Ore del 18.12.2023.

Vai alla barra degli strumenti