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Romolo il Grande

di Friedrich Dürrenmatt
Teatro Carcano – Milano
Con Mariano Rigillo, Roberto Pappalardo, Anna Teresa Rossini, Antonio Fornari, Francesco Frangipane, Luciano D’Amico, Alfredo Troiano, Francesco Sala, Martino Duane
Regia Roberto Guicciardini
Produzione Doppiaeffe
Sino al 15 marzo 2009

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Idi di marzo del 476. Nella sua villa di Sorrento, Romolo imperatore non si preoccupa delle notizie che arrivano prima da Pavia e poi da Roma e che annunciano l’arrivo dei Germani vincitori. Piuttosto, cura il suo pollaio -alle cui galline ha dato i nomi dei suoi predecessori- e cerca di tenere a bada sia i traditori che passano al nemico (e sono tanti) sia gli ultimi eroi di Roma. Quando finalmente arriva Odoacre, è pronto a morire ma il capo dei barbari desidera solo essere nominato da lui Re d’Italia. Con la corte ormai in fuga -e annegata nel tentativo di fuggire in Sicilia- Romolo accetta la pensione e proclama la fine dell’Impero.

«Una commedia storica che non si attiene alla storia», la definì il suo autore.

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8 ½

di Federico Fellini
Con: Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Guido Alberti, Mario Pisu, Edra Gale, Barbara Steele
Sceneggiatura di Fellini, E.Flaiano, T.Pinelli e B.Rondi
Italia, 1963

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Ho rivisto questo film al cinema. L’opera che si genera dalla sua stessa impossibilità, dal suo progetto sempre rinviato e realizzato proprio mentre lo si vagheggia. Come nella Recherche.
Una dichiarazione di poetica dunque, di passione per il cinema puro, per la gioia dell’immagine, sostenuta ma non divorata dalla consapevolezza critica (esplicito il sogno dello sceneggiatore impiccato e il sarcasmo nei confronti dei giornalisti…).
Il ricordo trasfigurato, l’infanzia cattolica capovolta. Tutto il film è anche una risposta al vecchio cardinale che si dichiara avverso alla felicità. Il narcisismo si fa universale aspirazione al piacere e alla bellezza.
Una stupefacente potenza visionaria, che da ogni fotogramma squaderna originali soluzioni formali, bellissime immagini che riempiono l’occhio e la mente di gioia, la gioia del cinema, della pellicola, dell’8½. Splendente.

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