Skip to content


Morire nella luce

Diagora era stato un grande atleta, più volte premiato a Olimpia. Ebbe un giorno la gioia di assistere anche alla vittoria dei suoi tre ragazzi negli agoni olimpici. Osannato dalla folla e abbracciato dai figli -che gli offrirono in dono le proprie corone-, ricevette da uno spartano questo saluto: «Muori ora, Diagora, perché certo non potrai salire all’Olimpo» (Plutarco, Vita di Pelopida).
Faust muore -secondo il patto che aveva sottoscritto- quando nel colmo della gioia dice all’attimo, al tempo, «Verweile doch, du bist so schön!» (Fermati, dunque, sei così bello!) (Faust, vv. 1700 e 11582). Goethe, autore di questo verso, sembra che sia morto invocando la luce: «Mehr Licht! Mehr Licht!» (Più luce, più luce!). Così muoiono i pagani. Uno dei loro poeti scrisse che morire in Sicilia, isola di tripudi e di sfacelo, «è acquietarsi nella luce».

Vai alla barra degli strumenti