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Metafisica, oggi

Il 20 maggio 2019 al Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania, discutendo del Contemporaneo, i colleghi Alessandro Mastropietro e Giuseppe Frazzetto hanno illustrato e analizzato in un modo splendido la complessità della musica e dell’arte figurativa nel presente.
Io ho aggiunto qualche considerazione su alcune delle tendenze più significative della filosofia oggi, dalla gnoseologia alla politica, dalle scienze della vita all’intelligenza artificiale. Ho soprattutto accennato alla ripresa di interesse verso la metafisica, la quale è radicata nella natura temporale e dunque incompiuta, mai finita, dello stare al mondo.
Chiedersi che cosa c’è -l’ontologia- e come è ciò che c’è -la metafisica- significa collocarsi nel luogo dove possiamo comprendere almeno qualche frammento dell’essere, della verità e del tempo, le tre questioni di fondo che costituiscono il lavoro filosofico sin dai suoi inizi e ben dentro la contemporaneità.
Μετά richiama, indirizza, significa la costitutiva tensione all’oltre che la metafisica attua nei confronti di ogni risultato da essa stessa acquisito. E dunque la filosofia è un sapere scientifico anche nel significato che a questo termine danno l’epistemologia e la cultura contemporanea.
Metto qui a disposizione il file del mio intervento, che dura 25 minuti.

[L’immagine è del fotografo Piero Geminelli]

Stockhausen

Karlheinz Stockhausen
Waage
da Tierkreis (1974)
Tromba: Markus Stockhausen
Organo: Margareta Hürholz

Durante l’incontro sul Contemporaneo del 20 maggio 2019, il Prof. Alessandro Mastropietro ci ha fatto ascoltare, tra gli altri, una composizione di Karlheinz Stockhausen (1928-2007). Riprendo qui la sua proposta e suggerisco l’ascolto di uno dei dodici brani che compongono Tierkreis (Zodiaco, 1974), precisamente il nono, Waage (Libra/Bilancia), nella versione per tromba e organo. La tromba è quella del figlio Markus, che ebbi la fortuna di ascoltare tanti anni fa a Milano in una magnifica esecuzione dell’opera del padre Samstag aus Licht.
È come se questa musica provenisse da profondità inquietanti e luminose, come se un’onda lasciasse sulla riva della percezione le note, dissolvendo l’onda che sulla riva le ha portate. Di Stockhausen avevo tempo fa consigliato anche Mantra (1970).

Mastropietro ha parlato di un altro tra i massimi compositori del Novecento, György Ligeti (1923-2006), del quale avevo proposto in passato due ascolti: le Atmosphères fur grosses Orchester ohne Schlagzeug (1961) e il secondo movimento del Requiem: Kyrie. molto espressivo (1963-65) (entrambi presenti in 2001. Odissea nello spazio). Del Requiem di Ligeti il Prof. Mastropietro ha evidenziato l’arditezza compositiva, l’intreccio radiale delle voci umane, l’onda sonora che continuamente si alza, si frange, risplende.

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Il Contemporaneo

Organizzato dall’Associazione Studenti di Filosofia Unict, lunedì 20 maggio 2019 alle 15,00 nell’Aula 252 del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania si svolgerà un incontro dedicato al Contemporaneo nella Musica, nell’Arte, in Filosofia. Ne parleremo io, Giuseppe Frazzetto e Alessandro Mastropietro.

Le previsioni/profezie sulla morte della filosofia –  che significa per lo più il confluire della filosofia in altri saperi –  sono sempre state smentite. Questo vale per il passato più o meno lontano e vale ancor di più per un presente nel quale la filosofia è un sapere vitalissimo, diffuso e pervasivo. Cercheremo di indicare alcune delle ragioni e delle forme per le quali non soltanto la filosofia ma anche e proprio la «metaphysics is now respectable again» (D.M. Armstrong, Sketch for a Systematic Metaphysics, Oxford University Press 2010, p. VIII).
Gli enunciati della metafisica, disprezzati a lungo dalle correnti filosofiche e scientifiche più diverse, si stanno rivelando invece particolarmente fecondi per chiarire la natura di molti problemi sia generali sia specifici, che riguardano ad esempio questioni biologiche, gnoseologiche, politiche. Il corpomente non si appaga mai del dato ma cerca sempre anche il significato, non si accontenta di percepire ma vuole anche capire, non si ferma al qui e ora ma lo oltrepassa in direzione di ciò che è stato e di quanto sarà.

 

L’evento sull’Agenda di Ateneo di Unict.

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