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Warburg

L’«antico» come dispositivo psichico collettivo
il manifesto
5 gennaio 2023
pagina 11

Il contributo di Aby Warburg alla cultura contemporanea e alla comprensione dell’antico consiste prima di tutto nell’avere infranto ogni barriera accademica e ogni confine disciplinare, aprendo il sapere a sentieri intricati e interrotti ma fecondi, capaci di condurre nel cuore della grecità e nel nucleo del presente attraverso non soltanto libri, analisi, saggi e conferenze ma con l’invenzione di una Biblioteca dalla struttura e dalle intenzioni completamente inedite, una vera e propria «macchina per studiare».
Forse per ragioni di spazio l’articolo uscito sul manifesto manca delle poche righe conclusive, che trascrivo qui:
E in questo modo [Warburg] ha reso plurali il Classico, il Rinascimento, i Greci, gli europei, ha moltiplicato il dionisiaco nei saperi e nel tempo. Warburg è diventato ciò che studiava. E questo rappresenta il culmine della conoscenza.

Spazio

Villa del Balbianello
 Lenno (Como)
Fondo Ambiente Italiano

Si arriva dal lago, in battello. Oppure percorrendo un agile sentiero tra la collina e le acque. E si giunge a una serie di edifici armoniosi, caldi, ospitali, vivi. Il più bello è la magnifica Loggia. Percorsa dall’aria e dal vento nella sua parte centrale, ai due lati diventa da una parte una Stanza della Musica -che oggi conserva carte geografiche, mappe, riproduzioni del lago di Como, oggetti provenienti da vari continenti- e dall’altra una delle più belle Biblioteche che abbia mai visto. Studiare circondati dai libri su una parete a due piani, in una stanza inondata dal sole e che guarda su ogni versante del lago, è esperienza intima ed esaltante. Il giardino in cui tutto questo è immerso si inerpica diventando una cosa sola con gli altri spazi della Villa.
Questo luogo, nato alla fine del Settecento sulla struttura di un piccolo convento francescano, fu sede di incontri di patrioti risorgimentali -tra i quali Pellico e Manzoni- per transitare dopo varie vicende a Guido Monzino, esploratore, imprenditore, collezionista, che ne fece l’ultima sua spedizione, quella nella quale si addensa un amore profondo per lo spazio, per la natura, per il viaggio come esperienza totalizzante dell’andare umano nel tempo.

(La foto in alto è mia; l’immagine della Biblioteca qui sotto è di Giuseppe Giannicolo, uno degli amici con i quali ho avuto il piacere di visitare questo luogo).

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