Salvatore Grandone su Tempo e materia
Salvatore Grandone
Recensione a Tempo e materia. Una metafisica
in Figure dell’immaginario. Rivista internazionale (ottobre 2020)
Salvatore Grandone restituisce e discute con molta chiarezza i nuclei fondanti del libro e illustra con puntualità e rigore il significato del sottotitolo. Questo un brano del testo:
«Una metafisica del tempo non è solo possibile ma necessaria. Solo in questo modo la realtà può essere appresa e compresa. La riflessione di Biuso è quindi sia una metafisica sia un progetto per ogni futura metafisica. L’importanza che assume per l’autore il dialogo con la scienza mostra infatti come la filosofia possa ancora oggi rivestire il ruolo di una disciplina forte senza per questo arroccarsi in una torre eburnea. Del resto, la scienza non può pensare di sostituirsi alla filosofia. Senza scendere nel dettaglio della questione, non è difficile individuare i numerosi errori epistemologici, se non logici, che commettano spesso anche eminenti scienziati o divulgatori scientifici quando si improvvisano filosofi.
Biuso rimette la filosofia sulla strada tracciata da Husserl e Bergson, via troppo frettolosamente abbandonata da molte correnti filosofiche della seconda metà del Novecento. Il grande valore della ricerca filosofica consiste nella capacità di dialogare con le scienze per reinterpretarne le scoperte su quel piano di senso che è proprio del ragionare meta-fisico, di quell’interrogazione che va “oltre”, al di là della suddivisione della natura in ontologie regionali. Il “meta” incarna proprio la tensione verso l’intero che da sempre è intrinseca all’autentico filosofare».
Il Prof. Grandone ha voluto aggiungere all’analisi del libro un’intervista sui suoi temi principali. Le domande che mi ha posto sono essenziali e vanno al cuore della proposta teoretica che cerco di formulare.