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Dürrenmatt / Giustizia

Giovedì 11 aprile  2019 alle 16,00 nell’aula 252 del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania si svolgerà il terzo incontro del ciclo dedicato a «Nella magnificenza di delitti sepolti». Friedrich Dürrenmatt e la verità come enigma, organizzato dall’Associazione Studenti di Filosofia Unict.

Parleremo del romanzo Giustizia (1985) e tenteremo una riflessione generale sulla verità.
Il labirinto temporale e la scrittura ubriaca di questo romanzo cercano di «sondare ancora una volta scrupolosamente le possibilità che forse restano alla giustizia». Per due terzi del testo a parlare è l’avvocato Felix Spät, il quale ha ricevuto dal «dottore honoris causa Isaak Kohler» –condannato a 20 anni di carcere per omicidio- l’incarico di «sondare il possibile», vale a dire di rendere credibile l’ipotesi che non sia stato Kohler a uccidere in un ristorante, al cospetto di moltissima gente, il professor Winter.
Dall’esito di questa vicenda torneremo alla fondamentale domanda di Pilato: Quid est veritas? (Gv., 18,38). Un interrogativo che è necessario porsi se non si vuole rimanere ‘sciocchi’. Infatti, afferma uno dei personaggi, «il fine dell’uomo consiste nel pensare, non nell’agire. Qualsiasi sciocco è in grado di agire». Pensando arriveremo forse a intuire che all’essenza della verità appartiene la non verità, all’essere appartiene l’apparenza, alla luce appartiene l’oscurità.
Anche questo vuol dire ἀλήθεια, disvelamento.

 

 

Dürrenmatt greco

Giovedì 28 marzo 2019 alle 16,00 nell’aula 252 del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania si svolgerà il secondo incontro del ciclo dedicato a «Nella magnificenza di delitti sepolti». Friedrich Dürrenmatt e la verità come enigma, organizzato dall’Associazione Studenti di Filosofia Unict.
Parleremo del romanzo Greco cerca greca e del racconto La morte della Pizia, due testi comici e scintillanti. La seconda, in particolare, è una delle opere più belle e profonde che abbia letto nella mia vita.

«Forse lei si trova di fronte a una strada molto difficile; la strada della fortuna che è negata alla maggior parte degli uomini perché la saprebbero percorrere ancor meno che la strada della sfortuna, sulla quale si cammina di regola quaggiù» (Greco cerca greca, Einaudi, p. 70).

«Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l’ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga e secca come quasi tutte le Pizie che l’avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane Edipo…» (La morte della Pizia, Adelphi, p. 9)

L’emittente universitaria Radio Zammù mi ha intervistato oggi su questo incontro e sulla lezione del 27.3 dedicata a Nietzsche (durata 20 minuti, brano di Lucio Battisti compreso).

 

 

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Metto qui a disposizione le diapositive che ho utilizzato per questa conversazione:
Dürrenmatt greco.

Lezione su Nietzsche

Mercoledì 27 marzo 2019 alle 16,00 nell’aula 252 del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania terrò una Lezione su Nietzsche, organizzata dall’Associazione Studenti di Filosofia Unict e dal Liceo Scientifico Galilei.

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Meinem maëstro Pietro.
Singe mir ein neues Lied: die Welt ist verklärt und alle Himmel freuen sich.
Der Gekreuzigte

(«Al mio maestro Pietro.
Cantami un nuovo canto: il mondo è trasfigurato e tutti i cieli sono nella gioia.
Il Crocifisso»
Lettera a Peter Gast, 4 gennaio 1889)

Dürrenmatt / 1

Dopo le tre lezioni che nel 2018 abbiamo dedicato alla Recherche proustiana, l’Associazione Studenti di Filosofia Unict mi ha chiesto di tornare sulla dimensione filosofica della letteratura. Abbiamo così deciso di organizzate tre incontri su Friedrich Dürrenmatt, dal titolo «Nella magnificenza di delitti sepolti». Friedrich Dürrenmatt  e la verità come enigma.
Giovedì 14 marzo 2019 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania (e non nella 252 come è detto nella locandina) si svolgerà il primo di questi incontri. Presenterò la figura di Dürrenmatt e parleremo dei suoi racconti. Sono contento di questi pomeriggi letterario-filosofici perché essi non prevedono crediti né esami né altro. Soltanto il piacere di leggere e conoscere un grande scrittore. Qui sotto un abstract del primo incontro.

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Il mondo è un tormento, il torturatore è dio. L’essere è un tunnel che sprofonda nel niente. Agli uomini sembra di stare dentro una favola maligna. Descrivere tale desolazione è il compito dello scrittore. Egli somiglia a uno dei suoi personaggi, il quale parla «come uno che avesse buttato via se stesso, indifferente, ridendo anche a volte, eppure la grandiosità della sua disperazione era sconvolgente» (La trappola). Dürrenmatt scava tra gli eventi e la cause, tra «questo gigantesco groviglio di fatti fantastici» (La morte della Pizia), con lo zelo di un archeologo che s’imbatta «nella magnificenza di delitti sepolti» (La panne). Narrativa metafisica che ha la capacità di sintetizzare in poche pagine, a volte in poche battute, un intero mondo di pensiero, una visione immedicabile del mondo, uno sguardo acuto e amaro come è amaro il reale. Storie inquietanti ed enigmatiche, costruite con gelida geometria, con passione profonda, con scintillante ironia.

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Radio Zammù, emittente dell’Università di Catania, mi ha intervistato sulle ragioni e il significato di questi incontri. È possibile ascoltare qui l’intervista: «Nella magnificenza di delitti sepolti»
di Angelo Racalbuto e Joe Rapisarda

Nel rispondere a una domanda ho commesso (in una volta sola) due errori: ho dato per ‘vivente’ José Saramago, che invece è morto nel 2010, e ho attribuito allo scrittore francese Del Amo il nome di Jean-Philippe invece del corretto Jean-Baptiste. Mi scuso per questi errori che credo comunque non incidano sul significato della risposta: Saramago è sempre vivo nella sua opera.

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Metto qui a disposizione le diapositive che ho utilizzato per questa conversazione:
Dürrenmatt. I racconti 

File audio (mp3) della lezione: L’ironia, lo splendore

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