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Poesia che mi guardi

di Marina Spada
Con: Elena Ghiaurov, Carlo Bassetti, Enrica Chiurazzi, Marco Colombo Bolla
Italia, 2009
Trailer del film

La figura e i versi di Antonia Pozzi (1912-1938) rivissuti nella Milano contemporanea, tra le sue strade, a Chiaravalle (dove la poetessa morì), nel Liceo e nell’Ateneo da lei frequentati, con i filmati di famiglia, le foto, l’enigma, la disperazione, i sorrisi. Lo sguardo di Marina Spada su questa donna e su Milano è partecipe ma non acritico, è lieve ma non sentimentale, tenta di restituire la passione gettata e insieme la misura formale dei versi e della vita di Antonia.

Insieme al lungometraggio di Spada, la cineteca Oberdan ha proiettato Et mondana ordinare e Il cinema senza cinema. Nel primo vengono interpretati i lasciti testamentari di tre donne vissute a Bergamo fra Due e Trecento. Anexia lascia i propri beni a due uomini, Adeleita alle ragazze povere, la badessa Grazia al proprio convento. Recitazione dei testi, immagini degli affreschi, canti sacri e profani si alternano a restituire la volontà di salvarsi l’anima e di «mondana ordinare», affinché tutto sia e rimanga nell’ordine ciclico del cristianesimo medioevale. Il secondo breve filmato documenta l’attività della Scuola Cine Video Dreamers e in particolare il talento di un giovane suo componente nel recitare lunghe scene di celebri film, il “cinema senza cinema” appunto.

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