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Čiurlionis, l'esoterico

Čiurlionis. Un viaggio esoterico 1875-1911
Milano – Fondazione Mazzotta / Palazzo Reale
A cura di Gabriella Di Milia e Osvaldas Daugelis
Sino al 13 febbraio 2011

Vissuto nel pieno del Simbolismo, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis è stato uno dei maggiori musicisti e pittori lituani. Musica e pittura erano per lui due manifestazioni diverse della stessa realtà artistica, tanto che diede il titolo di Sonate a molti dei suoi cicli pittorici. Le strutture che dipinge sono diafane, trasparenti, sovraccariche di elementi simbolici. Il colore è un azzurro-verde-giallo uniforme e trapuntato di luci. I soggetti descritti e trasfigurati fanno riferimento alle religioni orientali, all’Egitto, all’astrologia. I cicli più interessanti sono infatti la Sonata delle Piramidi e il Ciclo dello Zodiaco. Quest’ultimo è paradigmatico dell’intera opera di Čiurlionis per la capacità di coniugare la sovrabbondanza di elementi esoterici e l’essenzialità formale con la quale vengono espressi. Tra serpenti, stagioni, costellazioni, affiorano comunque ponti, gallerie, strade, che riflettono le grandi strutture industriali che le Esposizioni universali dell’epoca facevano conoscere in tutta Europa. Čiurlionis utilizza pure lo strumento fotografico, con risultati notevoli per la profonda somiglianza tra pittura e fotografia nel taglio, nella prospettiva, nell’essenzialità.
Su ogni cosa si stende la dimensione onirica, esemplificata nei costanti riferimenti al volo, in uno sguardo che vuole cogliere dall’alto e da dentro il segreto inquietante delle cose.
«Un viaggio esoterico» è il titolo della mostra. Tutto in quest’arte è effettivamente esoterico e quindi piuttosto noioso. Čiurlionis praticava personalmente l’ “ipnosi a distanza” e la pranoterapia, era molto interessato alla parapicologia e allo spiritismo, vedeva nel movimento teosofico una via di salvezza. Spiritualismo d’epoca, insomma. Molto più interessante mi è parso sapere che la mostra milanese è stata inaugurata da Vytautas Landsbergis, il primo Presidente della Lituania dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica, un personaggio politico che viene così presentato: «raffinato pianista, grande uomo di cultura ed estimatore dell’attività artistica di Čiurlionis (il più grande sperto dell’artista di cui ha scritto la biografia e diversi libri sulla sua arte)». Ogni confronto con l’Italia è per noi umiliante.

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