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Elenco gaddesco

Risus tremens, piazzista del menga, coturniomunito, magnacciaescortato, princeps ricattatorum et corruptorum, analfabeto, arcorescu, fintocapello, autocaricatura, maschio a salve, gheddafotocopia, mafioso in doppio pectore, Sua Volgarità, lifting continuo, telentità, stalinino, er bugia, debole di Costituzione, ateo devoto, trave nell’occhio, Odiatore Supremo, sfigambulante, dadotruccato, pubblicitario, zigomoliso, cosafinta, macchina malvagia, fallocefalo.

3 commenti

  • agbiuso

    Aprile 23, 2014

    Al gaddesco elenco si potrebbe ora aggiungere “Rieducato di Stato” (inutilmente, immagino).

  • agbiuso

    Ottobre 9, 2010

    Mi fa molto piacere che questo mio amaro divertissement sia occasione di “delizia e di riposo”. Grazie per la sua risposta così vivace e colta.
    Sì, il riferimento è al personaggio da lei indicato 🙂

    @dieogob e Augusto
    Approfitto dell’occasione per ringraziare anche Diego e Augusto del loro apprezzamento. Se continuo a dedicare un po’ di tempo al sito è anche perché chi lo legge vi trova un qualche stimolo a riflettere. Da parte mia, imparo sempre dai commenti di quanti arricchiscono questo spazio.

  • Adriana Bolfo

    Ottobre 6, 2010

    Leggo solo ora e devo dire che, alla conclusione di una giornata extralunga come, per me, tante, questa inventiva-invettiva, tra Gadda e Aristofane, mi delizia molto e mi riposa almeno un poco.
    Ma..preferirei di no, che non ci fosse nulla, nel nostro vissuto (e sofferto), passibile di tale geniale inventiva-invenzione scoppiettante. A scapito della scrittura, non a scapito della realtà comune e quotidiana, che, invece, è il nostro scapito-scacco.
    Almeno, se bene ho inteso -e sbagliarmi vorrei, con figuraccia sul web, e che importerebbe?? – il riferimento-ritratto è a silvano longobardo reale.

    Più volte mi era venuto in mente il Gadda del ‘Pasticciaccio’, chiarissimo, nelle funambolico-realistiche allusioni; e ora, anche Aristofane ha la sua parte, non per mio ricordo, ma per la cascata di invenzioni solo apparentemente grottesco-deformi, solo realistiche, in realtà.
    Se realtà è storta e contorta, merita linguaggio conforme.
    A quando un poco di piattezza, segno del buon senso -nulla a che fare col senso comune, è evidente- un poco di moderazione-misura nel contenere quanto di storto-distorto è nell’umano? Non censura, ma autoregolazione.

    E questa è illusione pia, da perdonarsi a una moderata-modesta idealista che a quest’ora desidera una cena. E non copiosa come l’Aristofane vero in lunghissimo verso.

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