Per lo sguardo fenomenologico la filosofia è vita che pensa se stessa. Tra teoresi e prassi non si dà contraddizione, salto, differenza ma vige una profonda continuità. La vita senza pensiero è un insensato agire, il pensare privo di vita è niente.
Convinti di questo, insieme con la Prof. Giusy Randazzo (direttore scientifico) e il Prof. Augusto Cavadi (direttore responsabile) abbiamo progettato una Rivista on line che si intitola, appunto, Vita pensata.
Il primo numero è disponibile qui: Vita pensata 1 luglio_2010
Chi si iscrive all’area riservata può scaricare anche il file pdf completo della Rivista.
Buona lettura.
[Miei contributi]
La filosofia come vita pensata (con Giusy Randazzo)
p. 4
Ferdinand De Saussure
pp. 9-11
Agorà (con Giusy Randazzo)
pp. 18-19
L’onestà di Pirandello (con Giusy Randazzo)
pp. 22-23
La storia, eventi e strutture
pp. 26-27
2 commenti
Adriana Bolfo
Questa bella sorpresa, dopo lunga (mia) assenza!
Campo Paolina
Ho sfogliato con interesse la Rivista ” Vita Pensata”. L’articolo su Ferdinand de Saussure mi ha dato la possibilità di riflettere sul paragrafo 34 di “Essere e Tempo”, quando Heidegger scrive testualmente: “il discorso è l’articolazione “significante” della comprensibilità di quell’essere-nel-mondo di cui fa parte il con-essere e che si mantiene sempre in una modalità determinata dell’essere-assieme prendente cura.” Come lei ci spiegava, professore Biuso, noi siamo fondamentalmente dei dispositivi semantici ed in questa determinata situazione esistenziale, il linguaggio, la parola è la via attraverso cui il nostro pensiero si articola e dà significato a tutto ciò che ci circonda.
L’essere insieme agli altri necessita di un linguaggio comprensibile; il silenzio è invece comunione con sè stessi, discorso intimo. Forse, proprio nel silenzio, il filosofo Maria Teresa Antonelli ha scoperto quella caratteristica dell’uomo “finito che percepisce in sè l’infinito”.
Grazie.