Irrazionalismi
Aldous, 9 settembre 2023
Pagine 1-2
Con la fine del progetto comunista incarnato dagli stati guidati dall’Unione Sovietica, il sedicente ‘progressismo’ è diventato una forma della reazione che va assumendo caratteri sempre più globali. Si tratta infatti di posizioni politiche, culturali, finanziarie che si pongono al servizio delle multinazionali, del loro globalismo che è una forma di imperialismo economico e dunque politico e che si presenta con caratteri etico-religiosi come forma del Bene, quando invece – come tutte le pratiche di dominio che tendono all’egemonia – è espressione di atteggiamenti esclusivi ed escludenti, che non dialogano con altre posizioni ma semplicemente le condannano.
In questo articolo ho cercato di indicare alcune espressioni e forme di tale fenomeno, in particolare quelle che per il loro fanatismo e la loro bizzarria mi sembrano affette da particolare irrazionalismo. Tra queste ho accennato anche all’involuzione che i Dottorati di ricerca delle Università italiane (certamente quelli di Unict) stanno subendo a causa delle imposizioni, delle forme ideologiche, degli interessi finanziari che si celano nella formula esoterica ‘PNRR’.
[Foto di Salvador Altamirano su Unsplash]
1 commento
michele del vecchio
Condivido pienamente la lucida analisi e la attenta riflessione sul superamento di una antitesi politica ottocentesca, quella tra destra e sinistra che è stata a lungo operante e dominante nella riflessione politologica e nella prassi quotidiana della politica italiana ed europea. Non ho alcuna nostalgia per quella opposizione che mascherava troppe cose e favoriva solo il “centro”. Si doveva andare al di là di quella vecchia antinomia Ma il superamento avvenuto è stato semplicemente una mascheratura dei poteri di allora che si sono riciclati all’ombra delle nuove “fanciulle in fiore”: tecnologia, livellamento intellettuale, perdita di significati profondi, espropriazione dei diritti politici fondamentali, omologazione al basso. Un disastro.