Per disinnescare la prevaricazione verso il vivente
il manifesto
29 settembre 2018
pagina 11
Essere antispecisti significa comprendere che la forma più radicale di eguaglianza è quella ontologica. Su questo piano le differenze di luogo, di epoca, di genere, di età, di professione, di etnia, di specie biologica, diventano declinazioni diverse, legittime e arricchenti, dell’identità che accomuna gli enti. Il corpo che siamo è abitato da una innumerevole flora e fauna, della quale costituiamo la dimora. Credendoci uno siamo in realtà molteplici. Perché la nostra unità non è fondata sulla separatezza dal mondo ma sull’In-der-Welt-sein, sull’essere ὅλος dentro l’οἶκος.
2 commenti
Augusto
Ho volentieri condiviso su Fb. Complimenti, Alberto, per la tua instancabile attività intellettuale così pregna di tensione morale e politica.
agbiuso
Grazie, Augusto. Venendo da una persona e da uno studioso come te, è un riconoscimento del quale vado orgoglioso.