Raccontare tempo, colpa e perdono attraverso l’invenzione
il manifesto
28 gennaio 2017
pag. 11
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Per ragioni di spazio manca nell’articolo pubblicato il seguente testo, successivo alla frase «Tra questi molti si riferiscono al breve periodo in cui nel 1933 fu rettore dell’Università di Friburgo». Lo aggiungo qui: «e durante il quale vietò l’affissione del Judenplakats, il manifesto antisemita del movimento studentesco; aiutò numerosi colleghi ebrei a fuggire all’estero; nominò decani di riconosciuto valore scientifico, pur se invisi al partito, e anche per questo dovette rassegnare le dimissioni da rettore, non volendo obbedire all’ordine del Ministero di revocare quegli incarichi. Negli anni successivi, le lezioni di Heidegger vennero frequentate da spie delle SS e il filosofo subì ripetuti attacchi sulla stampa del partito, sino ad arrivare a un esplicito divieto di scrivere il suo nome su giornali e riviste e di recensire i suoi libri».