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Maxinnovatori

Ho ricevuto una mail che racconta come «all’ITSOS di Cernusco S/N (MI) sia passato l’anticipo del riordino degli istituti tecnici anche con i voti di iscritti FLC CGIL. Il silenzio della Segreteria FLC CGIL lombarda e di quella milanese è assolutamente assordante.
87 a 64, con 7 o 8 astenuti, così e finita oggi all’ITSOS di Cernusco S/N (MI): il collegio dei docenti ha approvato l’anticipo del riordino degli istituti tecnici. La stessa cosa è accaduta qualche giorno fa all’ITCS Primo Levi di Bollate (MI). Nonostante le mozioni votate, gli scioperi fatti e le iniziative organizzate, le scuole d’eccellenza, i primi della classe hanno pensato di salvarsi e salvare la loro scuola, non la scuola pubblica, ma la loro scuola che è non è più pubblica, ma di fatto privata perché  di loro proprietà. È questo il risultato delle battaglie dello scorso autunno e non solo. Da questa vicenda di sicuro non ne escono sconfitti i 64 docenti che ci hanno creduto fino in fondo, ma chi prima ha proclamato la sua contrarietà a questa pseudo riforma e poi nei fatti non ha fatto altro che sostenerla.

Anche iscritti FLC CGIL hanno votato a favore, e non è cosa da poco. Diversi dirigenti delle scuole lombarde coinvolte nel progetto di anticipo del riordino dei tecnici sono iscritti FLC CGIL, e anche  questo non è cosa da poco. Il silenzio della Segreteria FLC CGIL lombarda e di quella milanese è assolutamente assordante. Qualche giorno fa ho posto delle domande, ma per il momento non c’è stata nessuna risposta. Cosa devo pensare? Cosa devono pensare tutti gli iscritti FLC CGIL che si battono quotidianamente contro la distruzione della scuola pubblica messa in atto dal Governo?»

Milano, 28 aprile 2009
Mario Piemontese

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Tutto questo -e in particolare il “silenzio” della CGIL- non mi sorprende affatto. Tanti anni fa, quasi all’inizio della mia attività di insegnante, ebbi la sfortuna di lavorare un anno in quell’istituto di Cernusco sul  Naviglio. Il peggior anno della mia carriera. Ma fu molto istruttivo. Non ho più visto nessuno di quella masnada e non so quali siano gli  attuali equilibri ma l’ITSOS Marie Curie (una scuola molto grande) è stato gestito sin dalla sua fondazione da un comitato (informale, ovviamente) composto da esponenti di Comunione e Liberazione e della CGIL. Andavano d’amore e d’accordo. Anche perché come Istituto “maxisperimentale” godeva di particolari privilegi, di ogni genere…

Ora quindi i maxinnovatori fanatici di allora confermano con coerenza la loro natura e sono i primi ad aderire allo smantellamento della scuola pubblica. Mi stupisce solo che ci siano stati così tanti oppositori al momento del voto. Si trattava, infatti, di una scuola dove regnava -e si pretendeva!- l’unanimità. Son passati dunque senza scossoni dal cattocomunismo a Berlusconi. Bravi.

2 commenti

  • agbiuso

    Agosto 21, 2013

    A proposito della setta clerico-politica che si fa chiamare Comunione e Liberazione:

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    Cos’è Comunione e Liberazione e cosa rappresenta per la politica italiana? Perché ogni anno ministri e presidenti del Consiglio sentono la necessità di chiederne la benedizione andando in pellegrinaggio a Rimini come una volta i re con i papi?
    Un contenitore che ha accolto Andreotti (benedetto sia il suo nome) come una rockstar. Un movimento che ha protetto e riverito Forminchioni per decenni e che ora prende nel suo capace grembo gli ectoplasmi Letta e Lupi, due democristri dell’inciucio, oggi ribattezzato larga intesa, come chiamare escort una prostituta. Comunione e Fatturazione è un’ingerenza ecclesiale nella politica. Chi la protegge fa carriera, diventa un intoccabile, e CL ricambia sempre con affetto peloso. Rimini è una città martire. Invasa ogni anno dalle truppe cammellate di democristiani vecchi e nuovi. I suoi abitanti ci lanciano un grido di dolore. Liberiamola e liberiamo l’Italia.
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    Continua qui: Comunione e disperazione. Rimini chiede aiuto

  • Dario Generali

    Maggio 3, 2009

    Caro Alberto,

    descrivi perfettamente un clima presente in alcune scuole diversi anni fa e
    la miseria di certi gruppi di insegnanti, che pretendevano che tutti
    aderissero alle loro convinzioni e posizioni. Hai quindi ragione nel dire
    che non c’è da meravigliarsi se ora, constatato il cambio del vento, sono
    passati in massa sul carro del vincitore. Simili soggetti sono meschini e le loro proclamate idealità sono solo un mezzo per nascondere la
    loro pochezza intellettuale, morale ed esistenziale. Una delle cose che
    vogliono è vivere da protagonisti, pur essendo solo gregari.
    Un caro saluto.
    Dario

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