Collezionare il tempo
Museo di Storia Naturale – Milano
Sino al 31 marzo 2014
Nella percezione che abbiamo delle cose conta moltissimo la dinamica tra sfondo e primi piani. Quando qualcosa di raro viene immerso in un insieme di altri oggetti e con essi è confuso, è difficile poi percepirne gli elementi peculiari, quelli che -appunto- lo rendono prezioso. I curatori del Museo di Storia Naturale di Milano hanno dunque avuto l’ottima idea di selezionare tra i circa 125.000 fossili che vi sono conservati qualche decina di esemplari ed esporli dando loro l’evidenza che meritano.
Il risultato è straordinario. Appaiono in tutta la loro bellezza delle linee informali e astratte disegnate in milioni di anni dalla materia. Un accumulo di gasteropodi del Miocene inferiore dà vita all’alternarsi ritmico di forme coniche e a spirale. Il cranio del Bison priscus somiglia nella sua essenzialità alla testa di toro costruita da Picasso con il sellino e il manubrio di una bicicletta. Esemplari di Scyphocrinus elegans richiamano i fiori di Van Gogh e degli impressionisti. E ovunque splende la perfezione e l’armonia della materia vivente diventata materia e basta. Diventata quindi perfetta serialità, ripetizione, forma che testimonia «dentro da sé, del suo colore stesso» (Paradiso, XXXIII, 130) della potenza che è il tempo.