Skip to content


Giochi

Ho scelto la filosofia per motivazioni analoghe a quelle che mi avrebbero spinto verso l’astronomia, la geologia, la fisica e non verso la giurisprudenza, la medicina o l’economia. Per cercare di comprendere qualcosa che merita di essere conosciuto. Qualcosa che dunque non riguardi l’umanità.
E tuttavia Platone afferma che se «è vero che le vicende umane non sono degne di una grande considerazione, è anche vero che bisogna pur occuparsene, per quanto possa essere un compito ingrato. […] L’uomo è una specie di giocattolo costruito dal dio il cui valore propriamente sta solo in questa sua origine. Da ciò segue che ogni umano, maschio o femmina non importa, deve vivere giocando i giochi migliori» (Leggi, 803 b-c). La filosofia è questo gioco.

2 commenti

  • agbiuso

    Dicembre 6, 2012

    Grazie ancora una volta, Diego, per delle parole così belle. Se è questo che pensi, vuol dire che quanto cerco qui di comunicare ha un senso.

    Non c’è contraddizione tra la brachilogia e il tuo commento. Se in qualche modo cerco di andare “dritto al centro del problema dell’uomo” è perché mi sforzo di osservarlo alla giusta distanza, cogliendo l’insensatezza e il fascino della nostra identità di umani.
    Quanto affermi sul corpomente come processo di confine e non sostanza è davvero la sintesi di ciò che vado scrivendo e insegnando su questo tema. E sono contento di aver spiegato almeno a te Nietzsche!
    Anche cercare di “smontare gli inganni del potere” è da sempre una delle ragioni di esistenza della filosofia.

    Ma più di tutto ringrazio te e la tua signora per aver letto e apprezzato i versi raccolti in quel “piccolo libro”. Sì, credo che in quelle pagine siano in qualche modo distillati i miei pensieri, le lacrime, i sorrisi, i miei limiti di umano.

  • diego b

    Dicembre 5, 2012

    eppure, Alberto carissimo, non c’è filosofo più di te che mi sembri così dritto al centro del problema dell’uomo

    così addentro a spiegare quel processo del corpomente fino all’ultimo confine, dove in realtà c’è il nulla, perchè è il processo l’essenza stessa

    sei quello che meglio, fra le mie modeste letture, ha spiegato per esempio Nietzsche

    e poi non è vero che sei lontano dalle cose del mondo, tanto è l’impeto, puro, generoso, con cui cerchi di smontare gli inganni del potere, anche nelle sue raffinate strategie di avviluppare l’immaginario collettivo

    scusami Alberto, ma tu sei un grande filosofo, ma la cosa da cui si capisce di più, paradossalmente, è da quel piccolo libro di poesie, che anche la mia signora ha trovato bellissimo

    scusami per l’eccesso di entusiasmo

Inserisci un commento

Vai alla barra degli strumenti