Un articolo di Clara Moskowitz pubblicato il 6.8.2018 su Le Scienze conferma la natura del tutto metafisica delle teorie cosmologiche discusse (animatamente) dai fisici contemporanei. A gloria della metafisica stessa.
(Sommario dell’articolo)
La teoria delle stringhe prevede l’esistenza di una miriade di universi possibili, ognuno governato da leggi proprie, ma due nuovi articoli teorici concludono che la maggior parte di essi non può esistere. L’ipotesi ha due interpretazioni di segno opposto: da una parte c’è chi pensa che segni la fine della teoria delle stringhe, dall’altra chi ritiene che il valore predittivo della teoria ne risulti ampliato
caro alberto, grazie di aver messo a disposizione il pdf
ho letto due o tre volte l’articolo e, più leggevo, più mi venivano in mente alcune considerazioni di bellone nel testo molte nature, la cui recensione del sottoscritto è stata (immeritatamente) accolta su vita pensata
in sostanza bellone ricorda come ciò che noi uomini sappiamo o meglio, ipotizziamo, non è altro che l’elaborazione e il filtro di quel flusso continuo e di per sè senza significato, che passa attraverso i nostri strumenti sensoriali
un esempio facile è quello della luce: percepiamo (e con grandi variabili individuali) una gamma assai ristretta della onde elettromagnetiche e su di esse costruiamo quel fenomeno, del tutto interno, che è la visione
allora, venendo alla tua densa e pregnante recensione (anche se è il manifesto non so se tutti i lettori sono in grado di afferrarne i concetti) a me viena da pensare a quanto esiste fuori da ciò che è concepibile dalla mente umana, fuori perfino da quell’ipotesi così potente che chiamiamo tempo
è logico che qui fisica e filosofia si intrecciano e forse, come due bagnanti che si son spinti troppo lontano dalla spiaggia, rischiano di annegare
la fisica senz’altro, la filosofia, che sa nuotare meglio, riesce sempre a tornare a riva
2 commenti
agbiuso
Un articolo di Clara Moskowitz pubblicato il 6.8.2018 su Le Scienze conferma la natura del tutto metafisica delle teorie cosmologiche discusse (animatamente) dai fisici contemporanei. A gloria della metafisica stessa.
La teoria delle stringhe produce meno universi del previsto
(Sommario dell’articolo)
La teoria delle stringhe prevede l’esistenza di una miriade di universi possibili, ognuno governato da leggi proprie, ma due nuovi articoli teorici concludono che la maggior parte di essi non può esistere. L’ipotesi ha due interpretazioni di segno opposto: da una parte c’è chi pensa che segni la fine della teoria delle stringhe, dall’altra chi ritiene che il valore predittivo della teoria ne risulti ampliato
diegod56
caro alberto, grazie di aver messo a disposizione il pdf
ho letto due o tre volte l’articolo e, più leggevo, più mi venivano in mente alcune considerazioni di bellone nel testo molte nature, la cui recensione del sottoscritto è stata (immeritatamente) accolta su vita pensata
in sostanza bellone ricorda come ciò che noi uomini sappiamo o meglio, ipotizziamo, non è altro che l’elaborazione e il filtro di quel flusso continuo e di per sè senza significato, che passa attraverso i nostri strumenti sensoriali
un esempio facile è quello della luce: percepiamo (e con grandi variabili individuali) una gamma assai ristretta della onde elettromagnetiche e su di esse costruiamo quel fenomeno, del tutto interno, che è la visione
allora, venendo alla tua densa e pregnante recensione (anche se è il manifesto non so se tutti i lettori sono in grado di afferrarne i concetti) a me viena da pensare a quanto esiste fuori da ciò che è concepibile dalla mente umana, fuori perfino da quell’ipotesi così potente che chiamiamo tempo
è logico che qui fisica e filosofia si intrecciano e forse, come due bagnanti che si son spinti troppo lontano dalla spiaggia, rischiano di annegare
la fisica senz’altro, la filosofia, che sa nuotare meglio, riesce sempre a tornare a riva