Contro il Sessantotto. Saggio di antropologia
Nuova edizione
Villaggio Maori Edizioni
Catania, 2012
Collana I Saggi del Villaggio
ISBN 978-88-906119-3-3
Pagine 176
€ 14,00
La prima edizione di Contro il Sessantotto (1998) è andata esaurita presso l’editore Guida. Questa seconda edizione presenta una Prefazione di Eugenio Mazzarella, delle modifiche nel testo e un nuovo capitolo dal titolo «Desiderio del Sessantotto. Un’ambigua autocritica». Questo è l’indice completo.
- Recensione di Franco Melandri, Il Sessantotto? Un nuovo integralismo, «Libertaria 2015 – La pratica della libertà e i suoi limiti», a cura di Luciano Lanza, Mimesis 2015, pagine 227-233
- Recensione di Mario Gazzola: Contro il Sessantotto: uomini a nessuna dimensione? (posthuman.it, 14 marzo 2014)
- Recensione di Giacomo Pezzano (pdf) (Lessico di Etica pubblica, Anno III Numero 2/2012)
- Recensione di Augusto Cavadi (la Repubblica/Palermo, 18 novembre 2012)
- Recensione di Diego Bruschi (aprile 2012)
6 commenti
agbiuso
Le posizioni ideologiche e politiche di Ernesto Galli della Loggia sono molto lontane dalle mie; l’unica questione sulla quale concordo con lui è la scuola.
In un articolo dal titolo Un trenta immeritato lo studioso commenta il ricordo di un giornalista che insieme ad altri studenti ottenne un trenta collettivo in Storia del cinema all’Università di Firenze non sapendo nulla dell’argomento richiesto: il cinema di Pasolini: «Il professore ci riconsegnò il libretto in bianco: “Scrivete voi. Poi io firmo”. Pur con qualche pudica esitazione i sei osano: “Trenta?”, il professore fa “un’ultima panoramica del gruppo di esaminandi seduti davanti a lui” e poi conferma: “Trenta”. “E trenta fu”».
In tal modo il professore in questione cancellava in una volta sola il rispetto verso Pasolini, la possibilità di riscatto sociale rappresentata da scuola e università, ogni principio di giustizia distributiva, la decenza.
Naturalmente l’episodio è solo uno degli innumerevoli analoghi casi di quegli anni.
È anche per mostrare le radici e le conseguenze di eventi come questi che ho scritto Contro il Sessantotto. E tra le conseguenze del Sessantotto c’è anche l’affermarsi dell’antropologia berlusconiana; affermazione sulla quale Galli della Loggia probabilmente non concorda.
Ed è anche per riscattare quel fallimento pedagogico, sociale e antropologico che appaio severo agli esami, perché premiare il disinteresse e l’ignoranza allo stesso modo dell’impegno e dell’apprendimento è un atteggiamento reazionario. Quel professore che si credeva rivoluzionario era in realtà “un anello della reazione”, per usare il linguaggio dell’epoca.
agbiuso
68 sessantottini (!) mi hanno, senza volerlo, dato una grande e amara soddisfazione. Si sono infatti pronunciati a favore del governo Renzi-Alfano (!) e del suo tentativo di distruggere la Costituzione trasformandola in qualcosa di simile a ciò che aveva proposto il massone-fascista Licio Gelli:
Referendum. I Sì che non ti aspetti: per Renzi appello in 68 firme da Lotta Continua ad Avanguardia Operaia.
È il trionfo delle tesi sostenute in Contro il Sessantotto. Ma non li ringrazio.
Melandri su «Contro il Sessantotto», Libertaria 2015 - agb
[…] Melandri analizza e discute Contro il Sessantotto in un vero e proprio saggio critico dal titolo Il Sessantotto? Un nuovo integralismo «Libertaria […]
agbiuso
Ancora una conferma di alcune tesi sostenute in questo libro. Andrea Graziosi, sessantottino esponente di Lotta Continua, ora è uno degli estremisti della valutazione anvuriana, vale a dire dei parametri ultraliberisti applicati all’Università.
Alberto G. Biuso » Il Sessantotto in ebook
[…] Contro il Sessantotto. Saggio di antropologia […]
Alberto G. Biuso » Gazzola su «Contro il Sessantotto», posthuman.it
[…] Contro il Sessantotto. Saggio di antropologia […]