@Grazia L.G.
Spero di essere e di rimanere sempre all’altezza di un apprezzamento così impegnativo (per me!), del quale la ringrazio, gentile Greco, per l’incoraggiamento che mi offre a scrivere e a insegnare al meglio delle mie possibilità.
Come sempre Prof. i suoi interventi e le sue lezioni sono belli e preziosi per la crescita culturale della persona.
Personalmente penso che ogni singola parola da lei pronunciata lascia un segno indelebile nella mente di chi ascolta.
Non vedo l’ora di leggere i volumi.
G.L.Greco
in effetti, caro alberto, la questione è molto interessante, in specie alla questione alla quale accenni:
si insegna con il corpo e non soltanto con le parole; si insegna con i gesti, con il movimento nello spazio, con le sfumature che nessuna ripresa può registrare
per chi conosce la tua impostazione sulla tematica del corpomente, appare chiaro come tu in maniera del tutto coerente, svolgi il lavoro del professore incarnando (in senso letterale) i contenuti che vuoi trasmettere
sicuramente inoltre la tua passione per il teatro (traspare dalle molte e belle recensioni) è coerente a questa impostazione
per quanto concerne i video, in effetti hai ragione, spesso le riprese anche di eventi importanti sono molto fisse, e soprattutto il montaggio è sciatto assai, per non parlare del sonoro a volte tragico, così che il relatore sembra un raffreddato che parli dal fondo della caverna di platone
i video del sottoscritto non sono così di buona qualità come amichevolmente esponi, anche se è vero che cerco di mettere degli stacchi, cerco di rendere il sonoro intelleggibile e, soprattutto, evito di oltrepassare i 15 minuti
in effetti per riprendere una lezione decentemente ci vorrebbero almeno due telecamere, un microfono ravvicinato per il sonoro, e un certo lavoro di montaggio (seppur amatoriale)
io non sono un esperto del video, ma la questione non è banale, nel senso che oggi abbiamo un mezzo di comunicazione potentissimo, alla portata di tutte le tasche, che non puo’ non avere conseguenze
in generale io sono convinto che le tecnologie cambiano le regole del gioco, i valori estetici, basta pensare ad esempio come a partire dagli anni ’70 il diffondersi della tecnologia offset rispetto al tradizionale piombo, fu l’impulso per un’editoria underground piena di colori, di soluzioni grafiche nuove, di un’estetica con i caratteri morbidi, mossi, multicolori, in cui il richiamo agli effetti dell’LSD è abbastanza evidente
Caro Diego, non credo che verranno girati dei video. Personalmente sono contrario a riprendere le lezioni, per varie ragioni. Una è che si insegna con il corpo e non soltanto con le parole; si insegna con i gesti, con il movimento nello spazio, con le sfumature che nessuna ripresa può registrare, a meno forse di avere venti telecamere come negli stadi 😉
In questo caso non si tratta di una lezione e però una camera fissa sui relatori o qualche traballante video girato con un cellulare credo proprio che non darebbero alcun contributo alla filosofia.
Discorso del tutto diverso è quello che riguarda le videorecensioni che arricchiscono il tuo sito. Tu le prepari con attenzione, inserisci degli stacchi nel montaggio e delle didascalie, sai come rendere interessante e didattico il risultato.
Grazie ancora una volta per le lodi e per l’intenzione di leggere il libro. Quanto alle rockstar, unicuique suum 🙂
5 commenti
Biuso
@Grazia L.G.
Spero di essere e di rimanere sempre all’altezza di un apprezzamento così impegnativo (per me!), del quale la ringrazio, gentile Greco, per l’incoraggiamento che mi offre a scrivere e a insegnare al meglio delle mie possibilità.
Grazia L. G.
Come sempre Prof. i suoi interventi e le sue lezioni sono belli e preziosi per la crescita culturale della persona.
Personalmente penso che ogni singola parola da lei pronunciata lascia un segno indelebile nella mente di chi ascolta.
Non vedo l’ora di leggere i volumi.
G.L.Greco
diegob
in effetti, caro alberto, la questione è molto interessante, in specie alla questione alla quale accenni:
si insegna con il corpo e non soltanto con le parole; si insegna con i gesti, con il movimento nello spazio, con le sfumature che nessuna ripresa può registrare
per chi conosce la tua impostazione sulla tematica del corpomente, appare chiaro come tu in maniera del tutto coerente, svolgi il lavoro del professore incarnando (in senso letterale) i contenuti che vuoi trasmettere
sicuramente inoltre la tua passione per il teatro (traspare dalle molte e belle recensioni) è coerente a questa impostazione
per quanto concerne i video, in effetti hai ragione, spesso le riprese anche di eventi importanti sono molto fisse, e soprattutto il montaggio è sciatto assai, per non parlare del sonoro a volte tragico, così che il relatore sembra un raffreddato che parli dal fondo della caverna di platone
i video del sottoscritto non sono così di buona qualità come amichevolmente esponi, anche se è vero che cerco di mettere degli stacchi, cerco di rendere il sonoro intelleggibile e, soprattutto, evito di oltrepassare i 15 minuti
in effetti per riprendere una lezione decentemente ci vorrebbero almeno due telecamere, un microfono ravvicinato per il sonoro, e un certo lavoro di montaggio (seppur amatoriale)
io non sono un esperto del video, ma la questione non è banale, nel senso che oggi abbiamo un mezzo di comunicazione potentissimo, alla portata di tutte le tasche, che non puo’ non avere conseguenze
in generale io sono convinto che le tecnologie cambiano le regole del gioco, i valori estetici, basta pensare ad esempio come a partire dagli anni ’70 il diffondersi della tecnologia offset rispetto al tradizionale piombo, fu l’impulso per un’editoria underground piena di colori, di soluzioni grafiche nuove, di un’estetica con i caratteri morbidi, mossi, multicolori, in cui il richiamo agli effetti dell’LSD è abbastanza evidente
son stato lungo, scusa, ma il tema mi appassiona
agbiuso
Caro Diego, non credo che verranno girati dei video. Personalmente sono contrario a riprendere le lezioni, per varie ragioni. Una è che si insegna con il corpo e non soltanto con le parole; si insegna con i gesti, con il movimento nello spazio, con le sfumature che nessuna ripresa può registrare, a meno forse di avere venti telecamere come negli stadi 😉
In questo caso non si tratta di una lezione e però una camera fissa sui relatori o qualche traballante video girato con un cellulare credo proprio che non darebbero alcun contributo alla filosofia.
Discorso del tutto diverso è quello che riguarda le videorecensioni che arricchiscono il tuo sito. Tu le prepari con attenzione, inserisci degli stacchi nel montaggio e delle didascalie, sai come rendere interessante e didattico il risultato.
Grazie ancora una volta per le lodi e per l’intenzione di leggere il libro. Quanto alle rockstar, unicuique suum 🙂
diego b
immagino che spero troppo, domandando se viene girato un video, magari poi messo su vimeo o youtube
il libro lo leggerò senz’altro, anzi sono addirittura impaziente, caro alberto
lo so che sembro esagerato e troppo sperticato nelle lodi, ma i tuoi libri sono meglio di alcuni libri scritti da alcune rockstar della filosofia
se c’è qualcuno dei tuoi amici o studenti (o entrambe le cose) in grado di girare un video accettabile, sarebbe bellissimo