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USA: lo Stato-Mafia

USA: lo Stato-Mafia

Se un individuo è il problema, eliminare quell’individuo significa risolvere il problema.
Questa la logica assai rozza ma spesso efficace con la quale le organizzazioni criminali, in particolare quelle che definiamo mafiose, affrontano il conflitto, i pericoli, gli avversari/nemici.
E questa è la logica politica che muove le azioni più importanti e più delicate degli Stati Uniti d’America. Kennedy venne ucciso seguendo tale logica, che quindi si rivolge spesso anche al proprio interno, ai conflitti e alla competizione affaristico-politica di quella stessa Nazione. Nei confronti dei capi di Nazioni estere, l’utilizzo dell’attentato – che spesso viene attribuito a un singolo killer o a soggetti mai identificati – è sistematico. I più recenti obiettivi, per fortuna sinora mancati, sono stati il capo del governo slovacco Robert Fico e il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, come affermato dal Ministero degli Esteri di quel Paese, Ministero non aduso a fare con leggerezza affermazioni di tale gravità:

 

 

 

 

Il nemico interno appare oggi Donald Trump, che infatti è stato oggetto di un recente attentato il cui autore è stato immediatamente ucciso, dopo che alcuni presenti alla manifestazione elettorale di Trump avevano vanamente segnalato alla sicurezza federale (vale a dire quella guidata dall’attuale governo USA) la presenza di una persona armata sul tetto di un edificio.
Se è vero che eliminare la persona dell’avversario politico ignora spesso la complessità del contesto e il fatto che quindi non si tratta di un metodo risolutivo, in molti casi tale metodo raggiunge comunque l’obiettivo di rimescolare a fondo il campo nemico, che diventa in questo modo in ogni caso meno pericoloso.
Tutto questo, anche se espresso con la sintesi richiesta da questo sito (brachilogie, appunto), conduce alla conclusione che ciò che da se stessa e dai suoi servi in altri Paesi (compresa l’Italia) viene definita ancora (e incredibilmente) ‘la più grande democrazia del mondo’ è invece una organizzazione statale che utilizza sistematicamente dei comuni metodi criminali. Il fatto che lo faccia tramite organizzazioni istituzionali come la Central Intelligence Agency (CIA) non toglie nulla alla natura mafiosa di questo Stato.

2 commenti

  • agbiuso

    Luglio 21, 2024

    Mi auguro che l’auspicio conclusivo si realizzi.

    ========
    Una scommessa su Biden e la von der Leyen
    il Simplicissimus, 21.7.2014

    Tutta l’informazione è piena di notizie e di ipotesi sul fatto che Biden potrebbe ritirarsi dalla corsa per la presidenza e anzi si mormora dell’esistenza di una camarilla disposta a non dare più il proprio voto a Biden nella convention democratica di agosto dopo averlo invece scelto alle primarie e ai caucus. Possibile che questi furbastri non si fossero accorti prima delle condizioni del vecchio Joe? Oppure hanno scoperto che finalmente se ne sono accorti gli elettori? Insomma i democratici sembra stiano tentando di tutto per liberarsi di sleeping Joe dopo averlo incensato per quattro anni.

    Ma io sono disposto a fare una scommessa: a meno di eventi drammatici e straordinari, i democratici che hanno il potere e non la truppaglia politica di secondo piano, sanno che la partita è persa e probabilmente lo sarebbe anche con qualche nuovo candidato dell’ultima ora. Anzi portare avanti la vice del presidente, Kamala Harris oppure Hillary Clinton, le uniche forse disposte a combattere una battaglia quasi certamente perdente, potrebbe approfondire il disastro: il fatto stesso che il rimbambimento del presidente sia stato nascosto per quattro anni ha in un certo senso cambiato le carte in tavola e allontanato molti elettori che potrebbero avere difficoltà a votare per personaggi molto vicini al vecchio Joe e che hanno fatto di tutto per nasconderne le condizioni.

    Dopo l’attentato Trump sembra deciso a fare un campagna elettorale meno aggressiva e più “riunificatrice” per così dire, mentre gli avversari più accesi sono a loro volta costretti a far scendere i toni per non essere accusati di istigare nuovi attentati o di avere lavorato a creare l’atmosfera in cui si è consumato il tentativo di uccisione dell’ex presidente. In questa situazione complessiva l’obiettivo principale dei democratici non è più la Casa Bianca, ma quello di difendere le loro posizioni alla Camera e al Senato e per raggiungere tale obiettivo nessun candidato a poltrone parlamentari si mostrerà troppo bideniano per non rischiare il posto. Quindi stanno buttando a mare il presidente sul quale avevano giurato appena due mesi fa.

    Sono anche disposto a fare una seconda scommessa: se la vittoria di Trump dovesse effettivamente concretizzarsi, l’élite della Ue sarebbe lasciata sola di fronte alle proprie responsabilità nel voler a tutti i costi combattere una guerra contro la Russia, che peraltro non potrebbe nemmeno fare sul piano militare e che sarebbe ancora più disastrosa sul piano economico. Di certo gli aiuti all’Ucraina da parte di Washington in armi e intelligence verrebbero diminuiti così come il carico di menzogne grottesche che vengono quotidianamente sparate per far credere che il regime di Kiev possa vincere. A questo punto la Ue si ritroverebbe con le spalle al muro ed è molto probabile che il procedimento giudiziario contro la von der Leyen per la questione dei vaccini, che oggi è praticamente disperso nelle nebbie, verrebbe ritirato fuori, messo in primo piano e costituirebbe la base per chiedere ed ottenere le sue dimissioni, azzerando di fatto la Commissione piena zeppa di bellicisti da quattro soldi. La faccenda della trattativa privata per i vaccini, tirata fuori per la prima volta dal New York Times, è stata palesemente usata in maniera ricattatoria perché la Ue seguisse Biden nella sua guerra infinita in Ucraina e adesso invece potrebbe servire proprio per mettere fine al conflitto.

    Del resto, mandare a casa la commissione guerrafondaia è il modo più indolore, per l’oligarchia continentale di non pagare un prezzo troppo alto rispetto a politiche che hanno completamente snaturato e ribaltato il senso stesso dell’Europa facendole scegliere la via della guerra dopo averne castrato qualsiasi ambizione di politica sociale. Ma sono anche sicuro che metterci una pezza non basterà affatto a placare le cose, ci si è spinti troppo avanti: si innescherà un processo di disgregazione della Ue neoliberista pensata sul modello euro. Forse. per una volta, sono troppo ottimista, ma la storia avanza con i suoi stivali e chi ha orecchio se ne sente il rimbombo.

  • Michele Del Vecchio

    Luglio 20, 2024

    Si, caro Alberto, tu hai espresso molto bene il mio primo pensiero dopo avere saputo l’incredibile, e al tempo stesso grottesca, vicenda dell’attentato a Trump. “Ci risiamo” mi sono detto. Ecco che negli USA si ripresenta il ricorso all’omicidio politico come via di uscita da un contesto interno e internazionale molto preoccupante. Da quel momento mi arrovello la mente chiedendomi come possa accadere tutto questo. Grazie per le tue riflessioni. A presto.

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