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Bakunin filosofo

Bakunin filosofo

Bakunin filosofo
in Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee
28 ottobre 2023
pagine 1-5

Michail Bakunin fu anzitutto un filosofo. Un filosofo tout court prima che un pensatore politico. Lo slancio del giovane studente è tutto indirizzato verso le domande radicali, prime e ultime, che della filosofia costituiscono genesi e motivo. Dopo aver studiato soprattutto i classici antichi, dalla fine del 1835 Bakunin si dedica con grande rigore allo studio della filosofia tedesca, apprendendo la lingua tanto da diventare capace di scrivere dei saggi in tedesco. L’ordine cronologico è quello che tutti conoscono, scandito dalle tre figure di Fichte, Schelling e Hegel. A essere fondamentale è comunque l’assimilazione del pensiero di Schelling, al quale si devono alcuni degli sviluppi post-hegeliani (e non soltanto precedenti Hegel) in una direzione non più soltanto idealistica ma anzi di impronta materialistica ed esistenzialistica. L’anarchismo tende a presentarsi come una filosofia della storia totalmente immanente e soprattutto come una pratica politica materialistica, ma esso conserva la vibrazione trascendente che in Bakunin risulta sempre assai chiara.

1 commento

  • michele del vecchio

    Novembre 14, 2023

    Bella presentazione di un affascinante e originale personaggio politico e intellettuale ottocentesco che ebbe tratti e profili diversi e di tale radicalità da costituirlo figura esemplare di quel sincretismo politico-filosofico-religioso che certamente non mancò in quel battagliero e generoso secolo. Per me, l’aristocratico russo è rimasto l’instancabile sognatore, l’esilarante errabondo incontrato nel bel romanzo di Riccardo Bacchelli “Il diavolo al Pontelungo”. A lungo ne ho mantenuto l’empatia, non scalfita da qualche acida e ingenerosa pagina di Marx su di lui. Certo, il filosofo tedesco non poteva apprezzare del nostro impetuoso nobiluomo russo ciò che invece me lo ha reso eternamente simpatico. Molto interessante la ricostruzione del retroterra “filosofico” di Bakunin in cui ritrovo alcuni tratti delle ideologie, e soprattutto delle utopie, del populismo russo. Molto bene questo studio su Bakunin perché arricchisce le nostre prospettive storiche sull’Ottocento europeo e pienamente meritevole di un positivo riconoscimento la tua precisa e attenta segnalazione, Alberto, rivolta ai lettori del tuo sito.

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