Giovedì 12 ottobre 2023 terrò una relazione per il III Convegno della Società Italiana di Filosofia Teoretica che si svolgerà a Chieti e a Pescara dal 12 al 14 ottobre.
Il tema del Convegno è Pensare (con) la letteratura. Temi e modelli di ‘filosofia della letteratura’ in prospettiva teoretica. Il mio intervento sarà incentrato sull’esperienza didattica e scientifica che dal 2018 organizzo con gli studenti di Unict e in particolare con i soci dell’ASFU. Il titolo è infatti Filosofia e letteratura. Un’esperienza teoretica e didattica e questo è l’abstract:
Su proposta dell’Associazione Studenti di Filosofia di UniCt (ASFU), da alcuni anni svolgo un ciclo di lezioni intitolato Filosofia e letteratura. Dal 2018 al 2023 le lezioni sono state dedicate a Proust, Dürrenmatt, Gadda, Céline, Manzoni, D’Arrigo. Si tratta di un’esperienza didattica assai proficua, nella quale i confini disciplinari mostrano ancora una volta la loro funzione utile sì ma limitata e strumentale. Come ambiti e luoghi dell’ermeneutica esistenziale, infatti, se praticate sul corpo vivo del testo, filosofia e letteratura mostrano l’identità della parola umana nella sua potenza disvelatrice e la differenza di modi espressivi che cercano di intuire e comunicare in forme diverse la complessità delle società dalle quali le opere scaturiscono, la potenza dei mondi che incarnano e manifestano, la costanza della condizione umana e la fecondità del pensiero che la indaga.
3 commenti
D’Annunzio / Pescara - agb
[…] occasione del III Convegno della SIFiT ho visitato Pescara, una città insolita per il territorio italiano. Nata dall’unione di due […]
Michele Del Vecchio
Ho letto, con interesse, l’imponente programma del III Convegno della Sifit. Un dispiegamento di partecipanti molto ampio e tale da garantire la parola e il contributo critico a tutte le diverse posizioni e prospettive teoretiche che dialogheranno su: “Pensare (con)la letteratura”.
Il tema del Convegno è molto interessante e vivo. Me lo sono immaginato. Ho pensato di essere lì e mi sono chiesto a quali autori o su quali pagine mi sarei soffermato. È vero: la letteratura si affida ad un discorso, ad una parola, che sono in buona parte funzionali ai processi ideativi dello scrittore e al modello di lettore a cui egli si rivolge. E in questo c’è, tra le due discipline, una distanza profonda ma che non è mai una separazione.
Ho letto il tuo intervento: da (ex) uomo di scuola, da lettore che conosce bene gli autori da te proposti, ti dico che tu hai tra le mani delle ottime carte da giocare. Ad iniziare proprio dal resoconto dei processi di assimilazione dei contenuti da te presentati e assimilati da parte di quegli studenti che volontariaMente si sono messi alla prova. E che prova!
Auguri di cuore. Poi mi farai sapere.
agbiuso
Grazie, caro Michele.
Il tuo riferimento agli studenti di Catania è molto opportuno: uno degli elementi più belli e confortanti di questa esperienza con l’ASFU è la partecipazione attiva di persone che non non devono sottoporsi a un esame, che non cercano alcun “credito formativo” ma che hanno solo desiderio di apprendere, di confrontarsi con la parola di alcuni degli scrittori più grandi. Sino a quando ci saranno studenti come questi, le “porte” dei didatticismi, delle pedagogie tanto dannose quanto arroganti, dell’università ridotta a macchina burocratica , “non prævalebunt”.