Canto di primavera (che colore avrà il futuro?)
fOn Art Gallery – Aci Castello (Catania)
Fondazione OELLE Mediterraneo Antico
Sino al 2 maggio 2021
Contaminazione tra materiali diversi: acquarelli, fotografie, plexiglas, pitture a olio, polvere dell’Etna, salvagenti. Fantasia, freschezza, invenzione. Una meditazione mai banale sul presente estetico che diventa sguardo critico sul presente sociale e politico. Il bisogno di dire, di esserci nella presenza della materia, di cantare le forme che trasformano la materia in significato. L’accostamento di artisti ben noti, come Piero Guccione, e di giovani e meno giovani che hanno il talento, la passione, lo sguardo che l’arte è sempre quando non è semplice affare.
Anche tutto questo è capace di generare la vis pedagogica, oltre che il magistero estetico, di Carmelo Nicosia, le cui mostre organizzate dalla Fondazione OELLE non deludono mai. In questo caso le opere si stagliano sul mare siciliano, sul mare di Aci Castello, sullo Ionio. Ne vengono illuminate, accarezzate, avvolte. La luce si diffonde sull’Etna Eruption di Ezio Costanzo, una scala di grigi a disegnare la potenza del vulcano; sull’Eden attraversato da una ferita di Anna Tusa; sul Giardino Kimbei di Ivan Terranova, una magnifica metamorfosi in 12 tondi di un’antica foto giapponese; sul dinamico Man in red di Carmelo Bongiorno.
E altro ancora, nello scandire dei colori, dell’armonia, del canto che invade di sé lo spazio di questa primavera, del futuro.