Categories Cronache
Callaioli su «Temporalità e Differenza» – Diorama Letterario 338 (luglio-agosto 2017)
Su Diorama Letterario 338 (luglio-agosto 2017, pp. 33-35) è stata pubblicata una recensione di Archimede Callaioli a Temporalità e Differenza.
Callaioli è entrato in questo testo con grande capacità analitica e ne ha condotto una lettura attenta, rigorosa, critica, partecipe. Lo ringrazio per gli elogi che ha voluto indirizzarmi, insieme a qualche riserva del tutto legittima, e per avere colto ed esposto alcuni dei nuclei teoretici più densi del libro.
Debbo ancora una volta riconoscere che questo volume ha la fortuna di avere recensori di grande e penetrante intelligenza.
Callaioli è entrato in questo testo con grande capacità analitica e ne ha condotto una lettura attenta, rigorosa, critica, partecipe. Lo ringrazio per gli elogi che ha voluto indirizzarmi, insieme a qualche riserva del tutto legittima, e per avere colto ed esposto alcuni dei nuclei teoretici più densi del libro.
Debbo ancora una volta riconoscere che questo volume ha la fortuna di avere recensori di grande e penetrante intelligenza.
[L’immagine rappresenta Anassimandro; dal suo pensiero ha avuto origine la filosofia del tempo]
2 commenti
diego
È un testo fondamentale e bello anche da punto di vista tipografico. L’ho qui, sulla scrivania, in questo momento. È un periodo che non leggo libri nuovi, preferisco rileggere. Ma vengo a raccontarti un piccolo episodio di vita quotidiana che mi ha colpito. La mia signora dava nelle settimane addietro ripetizioni d’inglese ad una ragazzina, figlia d’una amica. Con stupore, nell’affrontare un piccolo quiz basato sulle ore della giornata, ci siamo accorti che la ragazzina non conosce l’orologio, non sa leggere le lancette. Ripensandoci poi ho spiegato alla mia signora: la ragazzina è del 2003, non ha mai posseduto un orologio tradizionale. Le ore con le lancette ormai le vedi solo lassù, sui campanili delle chiese antiche. Siamo noi che ci siamo abituati a pensare alle nostre ore come spicchi d’una torta, insomma rappresentazione spaziale del tempo. Ma il tempo è ben altro, è l’essenza stessa dell’essere. Certo i fisici lo piegano alle teorie della fisica, ma temo che siano più complicati da capire che non la simpatica ragazzina. Scusa la digressione, molto bene la recensione d’una rivista di qualità come il D.L.
agbiuso
Grazie, Diego. Sì, Temporalità e Differenza è anche un bell’oggetto da arredamento 🙂
Dal tuo significativo racconto emerge ancora una volta come il tempo sia capace di infrangere ogni ovvietà, di andare sempre verso l’oltre che è il mondo.