Le contraddizioni di un rivoluzionario
A Rivista anarchica
Numero 414 – Marzo 2017
Pagine 111-114
«Il culmine della passione libertaria di Bakunin viene raggiunto nella coraggiosa difesa di una totale libertà di opinione, di parola, di credenze. Una libertà coerentemente estesa ai nemici della libertà e che dunque diventa “libertà illimitata di svolgere ogni tipo di propaganda con le parole, con la stampa, nelle riunioni pubbliche o private, senz’altro freno che il naturale e salutare potere dell’opinione pubblica; libertà assoluta di associazione, non escluse quelle che avranno come scopo la distruzione della libertà individuale e pubblica” (p. 98).
Bisognerebbe ricordare queste magnifiche parole a tutti coloro che invocano e ottengono leggi che prevedono il carcere -o peggio- per delle opinioni religiose (gli islamisti), storiografiche (gli zelanti avversari giudiziari del negazionismo), satiriche (quanti condannano “gli eccessi” di Charlie Hebdo)»
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4 commenti
agbiuso
Queste sono le inevitabili conseguenze quando si compie la pericolosa insensatezza di trasformare questioni che dovrebbero essere dibattute dagli storici in articoli del codice penale. Come in tutte le Inquisizioni, si fa di un’opinione storico-politica, sensata o meno che sia, una faccenda che riguarda poliziotti, tribunali e galere.
Pasquale
Ebbene sì. P.
Pasquale
Ma l’avete mai letto el Bakünin, chiede Vittorio Gassmann , ovvero Busacca Giovanni alla rassegnata squadra di compagni ne La grande guerra di M.Monicelli, sempre sia lodato. Figlio di un anarchismo bambino o piccolo Giordano Bruno ma non meno vero Busacca Giuseppe Gassmann dopo mille indolenze e mille eroismi, richiesto di tradire una patria che non ama e che non lo ama, dirà all’altezzoso capitano austriaco che lo spregia e gli chiede dove sono i ponti sul Piave, Senti un po’ visto che parli così, mì a tì te disi propri un bel nient, facia de merda . E facia de merda non è detto all’austriaco, allo straniero, ma alla classe dirigente tutta, vera straniera di tutti i tempi. Le stessa che oggi la palesa la propria palese facia de merda anche con o dietro il proprio giornale d’élite, il sole per 24 ore . Vaghen a da’ via el cü cunt vèrt l’umbrèla. Vadano dunque a dar via il culo, cosa che fanno d’abitudine, ma con l’ombrello aperto, Face de merda Ite, missa est.
Di seguito i referimenti puntuali
https://www.youtube.com/watch?v=PIAUoMRbyCQ
https://www.youtube.com/watch?v=-tavJaJMtU8
agbiuso
Due scene emblematiche e struggenti di un grande film.
È assolutamente vero, caro Pasquale: “E facia de merda non è detto all’austriaco, allo straniero, ma alla classe dirigente tutta, vera straniera di tutti i tempi“.
Merde i soli24ore, le repubbliche debenedette, i giornali fininvesti.
Merde la Rai e Mediaset.
Merde Berlusconi e Renzi.
Merde gli umani ai quali basta avere nastrini e stellette su una divisa, scrivanie in un ufficio, auto blu nel cortile per ritenersi qualcosa di più delle nullità che sono, come afferma Busacca Giovanni, l’eroe.