«Nell’amorosa quiete delle tue braccia»
Ich habe genug
da Kantate BWV 82 (1727)
di Johann Sebastian Bach
Berliner Mottettenchor – Das Ristenpart Kammerorchester
Direttore Karl Ristenpart
Baritono Dietrich Fischer-Dieskau
«Ich habe genug, / Ich habe den Heiland, das Hoffen der Frommen, / Auf meine begierigen Arme / genommen; / Ich habe genug! / Ich hab ihn erblickt, / Mein Glaube hat Jesum ans Herze gedrückt; / Nun wünsch ich, noch heute mit Freuden / Von hinnen zu scheiden».
Il testo della Cantata numero 82 di Bach si riferisce alle parole con le quali Simeone prese tra le braccia il piccolo Gesù e disse Ich habe genug, ‘mi basta, ho vissuto per questo’. Si potrebbe spostare il senso di tale Pienezza, attribuendola alla passione amorosa. E tradurre così: «È quanto mi basta, / ho preso il mio Amore, la speranza / tra le mie braccia che l’attendevano / è quanto mi basta! / Ho potuto vederlo, / la mia attesa sicura ha impresso la sua immagine dentro di me; / ora desidero, -anche oggi stesso con gioia- / andarmene dal tempo che sono».
C’è qualcosa di così struggente nelle note di Bach da non poter rinchiudersi e limitarsi al compiacimento di chi attendeva il Messia e finalmente lo ha visto; c’è l’indefinibile sentimento di chi ha incontrato il Senso che attendeva, lo ha abbracciato. E poi può morire dicendo a se stesso: «Mi basta, ho vissuto per questo».
«Nell’amorosa quiete delle tue braccia» è una delle figure più dense dei Frammenti di Roland Barthes.
3 commenti
agbiuso
Una versione araba di questo canto magnifico e struggente.
L’esecuzione è dell’orchestra Sarband, la voce di Fadia el-Hage.
In quest’altro video si vede la cantante accompagnata dal Nederlands Blazers Ensemble.
Pasquale
Abbracciato al corpo amato come un crocifisso alla sua croce ho imparatao della vita più cosa che in tutti i libri Marguerite Yourcenar – Memorie di Adriano
agbiuso
Bellissime parole, e vere, quelle di Yourcenar. Esprimono in sintesi quanto ho cercato di dire ricordando Barthes, la cui figura si conclude così:
«3. Momento dell’affermazione, per un po’, anche se limitatamente, disordinatamente, qualcosa è andato per il verso giusto: sono stato appagato (tutti i desideri aboliti attraverso la pienezza del loro soddisfacimento): l’appagamento esiste, e io lotterò senza tregua per ottenerlo di nuovo: attraverso tutti i meandri della storia amorosa, mi ostinerò a voler ritrovare, rinnovare, la contraddizione -la contrazione- dei due abbracci».
Grazie, Pasquale.