L’immenso patrimonio della Roma pagana richiede spazi su spazi, luoghi su luoghi per essere accolto, visto, goduto. Uno di tali spazi è la Centrale elettrica Montemartini, edificata nel 1912, nella quale la suggestione dell’archeologia industriale esalta la potenza di un passato antico ma pieno di vita. Stile liberty e marmi romani si mescolano in un’armonia fatta di pietre, fatta di acciaio.
Le statue provengono da siti molto diversi, dal Campidoglio, dagli Horti, da case private e da edifici pubblici. In ciascuna di queste icone dense di materia parla un mondo consapevole, coraggioso, lucido, violento a volte ma sempre misurato.
Che si tratti di umani o di dèi, di imperatori o di eroi, di guerrieri o di madri, questo mondo è intessuto della malinconica consapevolezza della morte e della gaudiosa disponibilità al piacere. Il piacere della bellezza, il piacere del cibo, il piacere dell’eros, il piacere della vita come scoperta, della natura che vince.
In questi ambienti novecenteschi, tra le imponenti strutture tecnologiche di una centrale a carbone, le antiche statue dimostrano la loro capacità di parlare al di là dello spazio e del tempo che le vide nascere, rivelano la loro capacità di essere eterne. E i motori, le turbine, i pistoni mostrano di poter essere anch’essi forma della bellezza se lo sguardo che li coglie è capace di armonia e di cura.
Seduto in cucina, Eraclito una volta disse «anche qui vi sono dèi». Sì, anche qui.
6 commenti
agbiuso
Grazie del suo augurio, cara Adriana.
Sì, non perda l’occasione di visitare questo bel luogo pagano.
Adriana Bolfo
A Roma, al ritmo di dieci ore al giorno durante due lunghe permanenze, ho visitato, anni fa, quasi tutto quello che mi interessava, tralasciando proprio la Centrale e, credo, poco altro.
La sua “notizia” e rilessione prof. Biuso, arrivano a proposito per un’eventuale terza permanenza.
Colgo l’occasione per un augurio a lei e a tutti i lettori.
Federico
D’altronde, se la filosofia è il meravigliarsi per ciò che ci circonda, allora certamente non mancheranno gli dèi.
Forse si dovrebbe imparare a guardare alle cose con occhi sempre nuovi: non sempre chi possiede un’ottima vista è capace di vedere veramente.
Grazie prof. per questo “barlume di fasto” in mezzo a tanto buio!
Paolina Campo
E’ sempre un piacere leggere i suoi post: niente mai scontato, niente mai inaccessibile. Al contrario tutto sembra così semplice e fruibile, anche per chi, come me, trascorre tanto tempo in cucina e in casa☺️Una finestra dalla quale affacciarsi e scoprire che ancora si può parlare di bellezza.
agbiuso
Grazie a te, cara Illumination, e grazie a tutti gli amici che frequentano questo spazio, nel quale spero che ogni tanto appaiano gli dèi 🙂
Illumination
Grazie, Alberto!
Grazie davvero per tutto ciò che ci inviti a conoscere e per come lo presenti!
Eraclito aveva proprio ragione…non solo nella sua cucina …ma anche nella mia, oggi, grazie a ciò che tu scrivi!