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Prezzemolo

Irrational Man
di Woody Allen
USA, 2015
Con: Joaquin Phoenix (Abe Lucas), Emma Stone (Jill Pollard), Parker Posey (Rita Richards), Jamie Blackley (Roy)
Trailer del film

Irrational_ManAbe Lucas viene chiamato a insegnare filosofia in un college. Ha fama di pensatore e di seduttore. Ma da tempo non riesce a scrivere, ritiene sempre più che la filosofia non abbia senso, beve molto, è impotente a letto. Appena arrivato, riceve le attenzioni di una collega e di una studentessa. Le respinge entrambe sino a che una conversazione ascoltata casualmente lo induce a imprimere una svolta alla sua vita, con l’intenzione di «aiutare una madre che subisce ingiustizia e liberare il mondo da un uomo spregevole». La commedia vira così sul giallo, con degli sviluppi improbabili e un finale posticcio.
Il cinema è immagine e tuttavia un film riuscito comincia sempre dalla sceneggiatura, ha come fondamento un buon testo. L’elemento migliore della sceneggiatura di questo film è il titolo, per il resto è una raccolta di banalità degne di una soap opera, recitate male -tranne che dal protagonista  Joaquin Phoenix, che da solo regge tutto-, infarcite di nomi di filosofi e narratori allo stesso modo con cui si aggiunge del prezzemolo a una pietanza insipida nel tentativo di dare un poco di gusto.
I soliti ambienti del cinema di Allen, l’unica classe sociale (agiata) che conosce, le stantie ossessioni che esprime, non sono più sostenute né da guizzi di invenzione né da scarti ironici e precipitano in una piattezza che nessun elenco di nomi di filosofi -spiegati al modo di un bignamino- può riscattare.

3 commenti

  • Pasquale

    Dicembre 23, 2015

    Amici miei. P.

  • agbiuso

    Dicembre 22, 2015

    Caro Diego, la tua condivisione e il modo in cui la esprimi mi confortano nel giudizio su questo film. Hai ragione: la filosofia può accadere ovunque, purché però sia filosofia!

  • diego

    Dicembre 22, 2015

    grande Alberto, concordo assolutamente all’idea di fondo: la filosofia usata tanto per fare chic la conversazione mi irrita non poco, molto meglio una sana e onesta chiacchierata sui successi dell’Entella nel baretto sotto casa

    non che di filosofia non si possa discorrere anche fuori dai luoghi «classici», ricordo certe notti nella garritta della polveriera, con un soldato appassionato degli scritti di Rosa Luxemburg, se li portava dietro anche durante le guardie

    ma è la filosofia a tranci servita al mercato dell’idiozia, che mi repelle

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