Giovedì 3 dicembre 2015 alle 10,00 nella Sala Rotonda del Coro di Notte del Dipartimento di Scienze Umanistiche (Catania) terrò un seminario su L’Isis e l’Occidente.
In relazione al gravissimo attentato all’aeroporto di Istanbul (28.6.2016) consiglio di leggere l’argomentata analisi di Tommaso Di Francesco sul manifesto, dal titolo Il califfo e il sultano.
In essa si mostra come “ci troviamo di fronte infatti alla resa dei conti tra lo jihadismo dell’Isis impegnato nella destabilizzazione non riuscita della Siria e il Sultano protettore dell’impresa mancata, Recep Erdogan. Che ha avviato nel 2012 l’«autostrada della Jihad», sostenendo in armi e addestramento tutti i combattenti foreign fighters, in tanti arrivati anche dall’Europa nelle città turche dell’area al confine siriano, per addestrarli e istradarli al combattimento in Siria”.
Ancora una volta un governo -quello turco- crea le condizioni per il massacro dei propri cittadini, come ha fatto Hollande con i francesi, distruggendo sconsideratamente la Libia e dando spazio e potere ai fanatici dell’Isis.
Desidero ringraziare pubblicamente le studentesse del corso di Sociologia della cultura dello scorso anno, le quali mi hanno proposto questo seminario. Il numero dei partecipanti è andato oltre le mie previsioni, tanto che ci siamo dovuti trasferire nell’assai più ampio Coro di Notte.
È assolutamente confortante e incoraggiante sia dal punto di vista culturale sia civile il fatto che tanti studenti abbiano partecipato a questo incontro, pur essendo tutti impegnati in molte lezioni, non ottenendo per la loro presenza alcun ‘credito universitario’ e senza l’obbligo poi di fare esami.
Ciò significa che possiamo ancora avere fiducia.
2 commenti
agbiuso
In relazione al gravissimo attentato all’aeroporto di Istanbul (28.6.2016) consiglio di leggere l’argomentata analisi di Tommaso Di Francesco sul manifesto, dal titolo Il califfo e il sultano.
In essa si mostra come “ci troviamo di fronte infatti alla resa dei conti tra lo jihadismo dell’Isis impegnato nella destabilizzazione non riuscita della Siria e il Sultano protettore dell’impresa mancata, Recep Erdogan. Che ha avviato nel 2012 l’«autostrada della Jihad», sostenendo in armi e addestramento tutti i combattenti foreign fighters, in tanti arrivati anche dall’Europa nelle città turche dell’area al confine siriano, per addestrarli e istradarli al combattimento in Siria”.
Ancora una volta un governo -quello turco- crea le condizioni per il massacro dei propri cittadini, come ha fatto Hollande con i francesi, distruggendo sconsideratamente la Libia e dando spazio e potere ai fanatici dell’Isis.
agbiuso
Desidero ringraziare pubblicamente le studentesse del corso di Sociologia della cultura dello scorso anno, le quali mi hanno proposto questo seminario. Il numero dei partecipanti è andato oltre le mie previsioni, tanto che ci siamo dovuti trasferire nell’assai più ampio Coro di Notte.
È assolutamente confortante e incoraggiante sia dal punto di vista culturale sia civile il fatto che tanti studenti abbiano partecipato a questo incontro, pur essendo tutti impegnati in molte lezioni, non ottenendo per la loro presenza alcun ‘credito universitario’ e senza l’obbligo poi di fare esami.
Ciò significa che possiamo ancora avere fiducia.