Anarchismo e antropologia. Per una politica materialistica del limite
in «La pratica della libertà e i suoi limiti – Libertaria 2015»
a cura di Luciano Lanza
(Mimesis Editore, 2015, pp. 261)
Pagine 102-125
Credo che questo sia uno dei miei testi più importanti; certamente il più significativo tra quelli di argomento politico che abbia pubblicato sinora. In esso ho tentato di mostrare come «l’opzione anarchica possa dunque scaturire, e anzi meglio scaturire, da un profondo pessimismo antropologico piuttosto che dall’ottimismo roussoviano o di altra natura» (p. 123)
6 commenti
agbiuso
Caro Diego,
ti ringrazio di cuore per aver voluto parlare sul tuo sito di questo libro e del mio saggio.
Lo hai fatto in modo assolutamente corretto, cogliendo con chiarezza il problema che ho voluto affrontare -un problema centrale per un progetto anarchico incarnato negli anni Dieci del XXI secolo- e la direzione che ho cercato di indicare.
Spero che da questo annuario di Libertaria emerga che, sì, “è possibile oltre l’ingenuità, è possibile sviluppare un pensiero ed una critica efficace del presente”, come tu giustamente chiedi e ti chiedi.
Grazie davvero.
diego
Mi permetto, nella piena coscienza dei miei limiti di lettore, di segnalare la mia noterella al riguardo
http://diego56.com/2015/05/24/semplicemente-sono-se-stessi/
diego
Caro Pasquale, leggilo e poi passa di qui, a elogiare e/o fustigare il nostro filosofo preferito, col tuo stile irresistibile
Pasquale D'Ascola
Mmmm succulento. P.
agbiuso
Ti ringrazio per l’interesse, caro Diego. Ho cercato di argomentare la questione meglio che ho potuto. Intanto, indico qui i titoli dei paragrafi nei quali il testo si articola:
L’animale che dunque siamo [che è una citazione da Derrida]
Il contributo di Pierre Clastres
Antropologia politica e pedagogia
Pace e guerra
Comportamentismo e autoritarismo
Il potere
La violenza e lo stato
La libertà e la cultura
Contro la politica/religione
Antropologia materialistica e anarchismo
Un anarchismo per il presente
diegod56
questo lo prendo sicuramente, per me è un problema essenziale del tuo pensiero, caro Alberto, ovviamente verrò qui a scrivere la mia irrilevante opinione